IL
MONDO ESTREMO
di Cristoph
Ransmayer
Romanzo
originalissimo, che mescola realtà e fantasia, mitologia greca e
mondo attuale, creando, in un'atmosfera di sospensione esterrefatta e
titanica, una serie di corrispondenze che straniscono,
intrappolandoci in una tela di illusioni e tragedie dai contorni
indefiniti.
All'inizio
ho faticato ad entrare nell'ottica: queste reinterpretazioni mi
confondevano e mi sembrava di perdere i miei appigli... Anche lo
stile, potente, denso di afflati poetici, ma assai descrittivo, mi
disincentivava...
Ma
presto, appena ne assimiliamo il ritmo, la prosa diviene un fiume in
piena, un flusso costante, dal frasario ricercato, di cui non
possiamo più privarci... E pure le vicende, che si dipartono dalla
ricerca del poeta Ovidio da parte dell'amico Cotta, per intrecciarsi
ai drammi, talvolta feroci e spietati, dell'isola di Tomi, in cui il
poeta si è rifugiato, una volta esiliato da Roma, a poco a poco ci
sedurranno... Gli abitanti di Tomi, oltretutto, ricalcano i
protagonisti delle Metamorfosi, opportunamente traslati e rivisitati,
e le loro cruente, selvagge infelicità.
Eppure
molto si discosta dai nostri ricordi scolastici o successivi, alcuni
miti vengono rielaborati attraverso proiezioni cinematografiche, non
mancano fotografie, ma nemmeno riferimenti all'epoca augustea,
tuttavia anch'essa rimaneggiata...
In
fondo al volume, inoltre, spicca un preziosissimo dizionarietto, che
non solo ci aiuta a raccapezzarci tra gli innumerevoli personaggi, ma
pure a confrontare variazioni e fonti, in un gioco di specchi che
sarà divertente ripercorrere persino in ordine alfabetico, una volta
portata a termine la narrazione.
Un'avventura
davvero peculiare, che ne contiene molte altre, e che si fa più
avvincente con l'approssimarsi alla sua conclusione.
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