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giovedì 22 settembre 2016

Non il solito bestseller

LA RAGAZZA DEL PARCO
di Alafair Burke


Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, e devo ammettere che è scritto con straordinaria fluidità. L’incipit è ottimo, i personaggi resi bene, a tutto tondo, e la trama viaggia alla velocità della luce, facendosi vieppiù interessante, confondendo opportunamente le carte e cambiando spesso prospettiva… Il problema è che la fine con il presunto colpo di scena è prevedibile già a metà volume e questo anche per chi, come me, non è un gran consumatore di gialli/thriller… Naturalmente si può obiettare che è una conseguenza legata all’ineccepibile precisione con cui sono stati descritti i personaggi, ed senz’altro è vero, ma allora io ritengo sarebbe stato più dignitoso glissare ed evitare, semplicemente, il colpo ad effetto: o è eccezionale (e qui non lo è: non solo perché è prevedibile in sé, ma anche perché inflazionatissimo e ormai praticamente scontato) o inevitabilmente banalizza la vicenda… Peccato.
Ad ogni modo nella prima parte il romanzo procede alla grande sia per quanto concerne l’intreccio giallo, con tutti i suoi fili aperti, sia per quanto riguarda i risvolti sentimentali che vi sono in vario modo collegati… Questo forse il vero motivo di interesse dell’opera: il presente sovrapposto al passato, con tutte le sue implicazioni emotive e i numerosi echi: sotto questo profilo, in effetti, la trama è davvero costruita ad arte.
Si badi, non alludo a una vecchia fiamma che ritorna ad avvampare, quanto piuttosto ad un gravoso carico di sensi di colpa, tenerezza e umani errori e alle loro ripercussioni. Non c’è spazio per triti amorazzi rosa, semmai si indulge su strascichi dal sapore amaro, ma autentico.
Sotto il profilo psicologico, per quanto il romanzo rimanga sempre ad un livello leggero e assolutamente digeribile e non opprimente, i sentimenti dei protagonisti vengono infatti indagati con compiutezza e acume, riuscendo a rappresentare sia innocenza e bellezza perdute come la triste disillusione.

E’ a questo livello, a mio avviso, che il romanzo funziona e addirittura si eleva al di sopra del solito best seller da spiaggia. Ed è sempre a questo livello, che, invece, i colpi di scena, per quanto non sorprendenti, danno luogo ad un affresco avvincente, che affascina e stordisce.

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