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venerdì 2 settembre 2016

Vecchio Ponzi

IL RACCONTO DI M.M.


Vale a dire di un lettore che ha avuto il coraggio di proporsi (per quanto, al momento, preferisca essere indicato con le sole iniziali)...
Per i miei gusti ci sono un po' troppe parolacce, ma non sono fini a se stesse, indi evito di esercitare il mio diritto alla censura.
Lascio, dunque, la parola al nostro narratore, precisando solo una cosa (più che altro perché ad una prima lettura io avevo frainteso il senso del testo e c'è voluto MPM per aiutarmi a cogliere la giusta sfumatura): l'incubo in oggetto è quello di un lettore di fumetti DC, che, come tale, odia la Marvel. Deadpool e Spiderman sono fumetti Marvel.



Incubo (di un fan DC) di una notte di mezza estate

Il vecchio Ponzi se ne stava seduto sulla carrozzina, immobile. "Sti cazzi" direbbe qualcuno, è paralizzato dalla testa ai piedi, per forza che è immobile. Poteva muovere solo gli occhi e il dito indice della mano destra. Fosse stato il medio, avrebbe almeno potuto mandare a fanculo la gente.
La carrozzina era posizionata davanti alla tv, sintonizzata sul canale 303, che trasmetteva tutte le partite di calcio, compresi i commenti degli esperti.
L'orologio segnava le 13:55. Erano le 07:30 quando la domestica lo aveva lavato, vestito, fatto accomodare sulla carrozzina e preparato per la giornata.
Erano sei ore, sei fottutissime ore che stava davanti a quel dannato schermo, guardando 22 uomini correre dietro a un pallone.
Il vecchio Ponzi sentì sbattere la porta d'ingresso. I suoi 2 nipoti erano tornati da scuola.
«Ehi Carmen, ho una fame allucinante! Quando si mangia?»
«È quasi pronto, Señor, manca poco» rispose Carmen, la domestica messicana arrivata clandestinamente da Tijuana.
«Sarà meglio. Quante volte ti ho detto che quando torno voglio trovare tutto pronto? Cazzo, quanto odio sti messicani di merda!»
Il nipote n°1 andò in sala, lanciò lo zaino sulla poltrona e se stesso sul divano. Il nipote n°2 lo imitò.
«Allora, vecchio, come te la passi? Hai fatto qualcosa di interessante oggi? Visto gente, fatto cose...»
I due nipoti ghignarono maligni.
«Ah, beato te che puoi restartene qui tutto il giorno a grattarti le palle e guardare le partite!»
«Cazzo dici! Non ti ricordi cosa ci ha detto quel coglione di nostro padre? Che il vecchio qui non guardava lo sport, ma i cartoni animati e leggeva i fumetti.»
«Porca troia, è vero! Eri proprio un
ritardato, nonnino, lo sai vero? Invece di pensare al calcio e alla figa guardavi i cartoni e leggevi i giornalini. Cristo, come un bambino! Che pena...»
Il nipote n°2 iniziò a scaccolarsi, infilando l'indice nella narice più in su che poteva. Poi, dopo aver fatto una bella pallina perfettamente sferica con il ricavato della ricerca, lanciò la caccola in testa al vecchio Ponzi.
I due nipoti risero sguaiatamente.
«Ehi, pensi che in cantina ci sia ancora tutta la roba del vecchio?»
«Certo che c'è! Ho visto gli scatoloni l'altro giorno.»
«Allora vai a prendere fucile e pallini di ferro, così facciamo tiro al bersaglio con tutte quelle puttanate da collezione!»
«Cazzo si! E poi facciamo un falò con i fumetti, e ci mettiamo su i marshmallow!»
I due nipoti erano in fibrillazione, come animati da un fuoco crudele.
Il più piccolo era già fuori dalla porta, mentre il più grande era ancora in salotto.
«Non ti dispiace se usiamo la tua roba, vero? Intanto a te non serve più» disse dando due pacche con la mano aperta sulla testa pelata del vecchio Ponzi, per poi uscire e raggiungere il fratello.
Carmen, che provava pena per quel povero uomo, e che sapeva della sua passione per i supereroi, decise di provare ad alleviare un po' il suo dolore.
Prese il telecomando, cambiò canale per sintonizzarsi sul 707, che trasmetteva cartoni d'epoca per bambini. Lei lo conosceva perché lo metteva sempre per il suo nipotino Pedro, quando la domenica la andava a trovare.
Carmen diede una carezza al vecchio Ponzi, e tornò in cucina.
Dagli occhi stanchi di quell'uomo ormai logorato dalla vita, scese una lacrima che gli rigò la guancia, e che terminò la sua corsa sullo scialle in cui era avvolto.
La voce del presentatore che annunciava i cartoni in procinto di iniziare uscì limpida dalle casse audio.
"Va ora in onda le avventure del dinamico duo: Deadpool e Spiderman, i superamici!".

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