Se ti è piaciuto il mio blog


web

martedì 13 novembre 2018

Spaventoso, primordiale, atavico Male

CANI NERI
di Ian McEwan


McEwan mi piace. Per come scrive, per la sua eleganza e finezza, e perché riesce a dare alle sue trame sviluppi sinuosi e non sempre prevedibili, che parlano di una cosa, ma ne raccontano un'altra, più sotto e più indirettamente, che, alla fine, ti lascia un solco sottopelle, su cui ti ritrovi a rimuginare con te stesso, a lungo, con la consapevolezza che, forse, non hai nemmeno afferrato proprio tutto e che quindi ti conviene rifletterci ancora.
E se qui, infatti, si narra della biografia che sta redigendo Jeremy, della sua fame di affetto e quindi dei ricordi dei suoceri, June e Bernard Tremaine, legati alla seconda Guerra Mondiale, in realtà parliamo del Male, nella sua accezione più basilare e profonda, nonostante i connotati allegorici di fondo. Di come può manifestarsi, di come può cambiarci, anche se non ne facciamo direttamente parte, di come può ripercuotersi sulle nostre vite, fino a mutarne il corso naturale.
E ha una carica soprannaturale, questo Male, spaventosa, primordiale, atavica, per quanto, in realtà, sia tutto perfettamente spiegabile e quasi banale. Ma allo stesso tempo tracci linee contigue con questioni storiche e sociali cruciali per il Novecento, che vanno dal Comunismo al Nazismo, passando per il crollo del Muro di Berlino.
E poi, come sempre, è incredibile l'approfondimento psicologico che sta dietro ad ogni scena, la capacità di cogliere ogni dettaglio, ogni ripensamento, e di precipitarci nelle singole situazioni a più livelli, disegnandole direttamente nelle nostre menti.
E dunque pazienza se il romanzo è un po' dispersivo, un po' discontinuo, come se non avesse sempre chiaro dove andare a parare.
A completamento di ciò, nelle ultime pagine del volumetto, un prezioso saggio/intervista, che ci aiuta a focalizzare e analizzare alcuni passi del libro, chiarendocene, in parte, le motivazioni e il simbolismo.
Prossimi appuntamenti: "Il giardino di Cemento" e "Cortesie per gli Ospiti".

Nessun commento:

Posta un commento