DI NUOVO SEMI-OPERATIVA
Tutto bene!!! Sono stata dimessa e sono tornata a casa, e, quasi subito, pure al lavoro. Non sono però ancora al 100%, e infatti ho i punti che mi tirano ovunque, cammino lenta come una signora di 106 anni e non posso sollevare pressoché nulla, per tacere del fatto che sono sempre senza fiato. Però leggo a pieno regime e ho un sacco di post ospedalieri da scrivere, tanto che dedicherò a questi l'intera settimana.
Eh, sì, perché in 'sti pochi giorni sono successe una marea di cosette divertenti. Divertenti col senno di poi, certo. Col senno di subito c'è da prendere un mitra e fare una strage, ma finché non mi tolgono almeno il diritto di critica qualche risvolto ameno, se non altro, si trova sempre.
Ci sono però state anche alcune faccenduole piacevoli e dunque comincio con queste, giusto per non dimenticarle...
1) Il giorno dell'operazione un'infermiera comincia a farmi le domande di profilassi. Poi si interrompe e viene sostituita da un collega. Mi chiede se mi hanno già fatto tutte le domande. Replico che mi hanno fatto delle domande, ma non sono in grado di dire se me le hanno sciorinate tutte. L'infermiere fa una smorfia e mi chiede: “Sei un avvocato?” Al che, allibita, rispondo di sì. Lui annuisce, saggio: “Eh, si vede. Questa è una risposta da avvocato”. Ho trovato la circostanza molto bizzarra, perché di solito gli umani (colleghe incluse) restano scioccati quando rivelo la professione che svolgo. Di solito mi prendono, nell'ordine, per una scrittrice (e qui, lo ammetto, godo), per una giornalista, per una fumettista, per una Prof. di lettere, per un'entomologa, per un medico, per un'artista o – più raramente – per un'attrice di oscura fama. Una volta – non so come sia potuto accadere – per una chef. Per un avvocato mai.
2) Con l'infermiere in questione abbiamo fatto una stupenda discussione su libri, film e serie Tv di matrice fantascientifica. Non so, però, come sia andata a finire perché poi lui mi ha drogata e io ad un certo punto ricordo solo il nero.
3) Quando sono riemersa dal buio dell'anestesia non riuscivano a svegliarmi. Però io ero cosciente, sentivo e parlavo, sia pure con un filo di voce. Dicevo: “Lasciatemi stare. Non voglio tornare alla realtà. Lasciatemi stare”. Le donne accanto a me (presumo infermiere) commentavano: “Ma che strano... Di solito non succede... Parla... Chissà che cosa dice...”
4) La sera è venuta a cercarmi la paziente che mi aveva scortata in sala operatoria (niente letto, ci si va a piedi), giacché, essendomi tolta gli occhiali, non vedevo niente. Dato che i suoi hanno una pasticceria, mi ha spiegato, mi ha chiesto di fare colazione insieme l'indomani: le avrebbero portato un sacco di leccornie e sarebbe stato un peccato non dividere. Mio malgrado, ho dovuto rifiutare per evitare l'obesità (per un mese niente piscina e niente ellittica), ma il pensiero è stato davvero carino e mi ha fatto molto piacere.
5) Sul comodino avevo, ovviamente, una dozzina di libri da leggere. Ecco le reazioni più interessanti che hanno suscitato:
Dottoressa: - Ma riesce a leggerli contemporaneamente? (Io: - Certo.)
Infermiera (erano le 3.00 circa del mattino): - Vuole finirli tutti 'sta notte? (Io: - Spero proprio di no, se no poi che faccio?)
Signora delle Pulizie: - Ah, ma che meraviglia! Vediamo... Questi tre li ho letti anche io, questo l'ho comprato, questi due ce l'ho in lista... Che mi dice degli altri? Me li consiglia? Se sì mi annoto i titoli e magari ricambio, se le fa piacere.
6) Grazie al cielo, a parte il primo e l'ultimo giorno, non ho avuto compagne di stanza, così non sono stata più di tanto esposta agli orrori della subcultura televisiva.
7) L'ultimo giorno di degenza, non so come, sono riuscita a chiudermi a chiave nella toilette. Fortunatamente il marito della mia nuova compagna di stanza appena acquisita si è accorto dei miei vani tentativi di manomettere la serratura e ha chiamato aiuto. In tre, dieci minuti dopo, sono riusciti a tirarmi fuori sana e salva. Fiuuu!!!
Da domani comincio con le dolenti note.... Mentre da lunedì prossimo torniamo alla normalità (e finalmente farò la recensione di “The Outsider” di Stephen King).
Baci.
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