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mercoledì 14 novembre 2018

Un bieco esercizio di crudeltà?

MANIFEST


Lanciato come il nuovo “Lost”, somiglia di più a “4400”, ma resta una serie Tv interessante, con un buon ritmo e diverse tematiche sottese. 
Narra di un gruppo di persone salite su un normale aereo di linea e scese... 5 anni dopo, senza che per loro sia trascorsa più di qualche ora. Con tutto l'ovvio scompiglio che ne deriva (fidanzato sposato con la tua migliore amica, madre deceduta medio tempore, moglie che si è rifatta una vita, sorella gemella divenuta adolescente, mentre tu sei rimasto un bambino di nove anni...). Più amenità ulteriori, perché i passeggeri si ritrovano ad avere una voce – la propria – che impartisce ordini nella loro testa, che pare essere onnisciente e il cui fine non è sempre decifrabile. Unica certezza: è tutto collegato.
Al momento sono all'episodio sei, indi nemmeno a metà, ma posso affermare che la serie avvince fin da subito e rende facile l'immedesimazione, viste le forti risonanze drammatiche e umane che la vicenda comporta. E che, peraltro, è altresì stimolante sotto il profilo meramente fantastico.
Per quanto l'incipit non sia originalissimo, infatti, la storia riesce a seguire un suo percorso e lascia presagire sviluppi potenzialmente non troppo derivativi.
Unico neo, i personaggi: almeno per il momento, non sono troppo affascinanti e seppur simpatizziamo per loro, lo facciamo più per comune solidarietà che per specifica empatia. La protagonista, Michaela, poverina, sembra aver sbattuto la faccia contro un camion, ma, a parte questo, è – come suo fratello Ben, o sua cognata Grace, o l'ex fidanzato Detective – affetta da una personalità un po' spenta. La classica ragazza della porta accanto: brava, buona e senza mordente. E così gli altri personaggi, riscattati, però, dalla peculiarità e dalla difficoltà delle circostanze. Nonché da uno dei leitmotiv della serie: anche se ti trovi in una situazione disastrata, specie dal punto di vista sentimentale, non ci sono colpevoli e se pure sei comprensibilmente arrabbiato, non puoi prendertela con nessuno, ma solo accettare la cosa. In qualunque posizione ti trovi. Quella del marito cornuto, quella della moglie con un nuovo fidanzato, quella del nuovo fidanzato che viene cacciato tra la sera e il mattino per permettere alla famiglia di ricostituirsi.
Sul momento può sembrare un bieco esercizio di crudeltà, ma può essere altresì un modo per riflettere su se stessi, sull'amore e sui legami familiari e/o amicali, ed imparare ad incassare i colpi bassi della vita. Magari riuscendo addirittura a volgerli in positivo. Che si sia o meno dotati di strani poteri.

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