Se ti è piaciuto il mio blog


web

sabato 2 agosto 2014

Ci siamo fatti di Spezia


DUNE
di Frank Herbert

Il primo volume di una monumentale esalogia (cui vanno aggiunti gli apocrifi), ma l'unico, fra questi romanzi, ad essere davvero irrinunciabile. Mentre nel prosieguo, infatti, la storia divine “soapoperistica” e lenta, accumulando digressioni su digressioni (pur restando, nel complesso, affascinante), il primo tomo è un indiscusso capolavoro, evocato solo in parte dal pur meraviglioso film di David Lynch.
A cavallo tra fantascienza e fantasy, scopriamo dunque un universo nuovo, assai ben caratterizzato, che costituirà l'elemento più importante dell'opera e che ci rapirà con le sue regole e le sue filosofie, prima tra tutte quella delle Bene Gesserit (con la loro splendida litania contro la paura), l'unica che possa reggere il confronto con i Jedi di George Lucas.
La trama è complicatissima (e per certi versi ci ricorda ”Le Cronache del Ghiaccio e del fuoco” di Martin, mentre per altri ne è lontana anni luce), dai numerosi livelli di lettura, sorretta da un intricato filone politico, ma anche da forti componenti ecologiche e sociologiche, che vede emergere diversi personaggi, tra cui spicca Paul Atreides, il figlio del Duca Leto e della sua concubina Jessica, da sempre in lotta con i malvagi Baroni Harkonnen.
Accadrà di tutto: tradimenti, omicidi, prove iniziatiche, lotte, colpi di scena... conosceremo i Fremen, la popolazione indigena di Arrakis (alias Dune, pianeta desertico e abitato da vermoni giganti), e la Spezia, il Melange, una super droga su cui si basa larga parte dell'economia del futuro (in bilico tra tecnologia avanzatissima e arretratezza) che ogni giorno rivela nuovi effetti e nuove implicazioni, e che porta chi ne usufruisce ad avere poteri di varia natura... Ma il romanzo non è tutta azione: si concede largo spazio agli approfondimenti psicologici, ai personaggi, all'ambiente, alla crescita personale...
Soprattutto per quanto riguarda l'evoluzione di Paul, il protagonista, che gradualmente arriva a mettere in pratica l'esortazione greca “conosci te stesso”, spesso attraverso percorsi insoliti ed anticonvenzionali, liberandosi dai vincoli che gli sono stati imposti dalla nascita e dalla società ed imparando a battere strade nuove, fino a divenire un leader carismatico, un veggente, un guerriero, affrontando anche una serie di scoperte shockanti che ci fanno capire quanto questa sua ribellione sia radicata e significante, ad un livello che va oltre quello meramente narrativo, arrivando ad assurgere a simbolo, ad allegoria, ad archetipo.
Lo stile di Herbert è perfetto e sembra cullarci, prendendoci per mano e spiegandoci ogni dettaglio in modo minuzioso, ma senza darci l'aria di farlo. Tutto si svolge con molta naturalezza, e il romanzo è veloce e scorrevole, persino nei suoi momenti di pausa e riflessione. Perché azione e riflessione divengono una cosa sola, ogni elemento viene interiorizzato, espandendosi e moltiplicandosi in visioni, frammenti, echi, che ci portano oltre i limiti di qualunque esperienza nota.
  (Frank Herbert reinterpretato dal nostro illustratore)

Che diamine, l'impressione è che ci siamo fatti di Spezia anche noi!
Il libro di fantascienza più spirituale di sempre...

Nessun commento:

Posta un commento