BENVENUTI
A ZOMBIELAND
di Ruben Fleischer
(2009)
Il
film è ironico e parodistico, con un protagonista imbranatello, ma
simpatico e peculiare (Jesse Eisemberg), affiancato da un red-neck
(Woody Harrelson) coraggioso e battagliero e che alla fine si rivela
pure tenero e generoso, e da due ragazzette furbette (Emma Stone e
Abigail Breslin), alle quali inizialmente vorremmo torcere il collo,
ma a cui tutto sommato poi ci affezioniamo. Stellare come cast per un
horror, e davvero ben amalgamato, ma la vera perla deve ancora
arrivare: Bill Murray, che qui interpreta se stesso (e forse è il
suo ruolo migliore di sempre), sconvolgendoci e deliziandoci!
Se
devo essere sincera, però, mi aspettavo di più da questo film: le
premesse erano ottime, lo stile è brillante, il linguaggio creativo,
i personaggi carini... Ci sono alcune trovate adorabili (ad esempio
le bambine zombie dell'inizio) e delle sequenze persino migliori (la
scena con la vicina di casa, la “battaglia finale”, quel che
accade a casa di Bill Murray...), tuttavia, per quanto non si possa
parlare di veri e propri cali di tensione, nel complesso la pellicola
risulta un po' lenta, e a tratti eccessivamente sentimentaloide.
In
parte questo può quasi essere considerato un pregio perché la
morale di fondo, sebbene possa apparire scontata, nel contesto non la
è così tanto, ci sta, ed è gradevole e accolta con gratitudine,
però... Ecco, di per sé non basta e si poteva fare di più, specie
a livello di risate, di spasso.
Il
giudizio complessivo, peraltro, è più che discreto, e tra i pregi
bisogna aggiungere la propensione a disarmare lo spettatore (le
situazioni vengono spesso ribaltate), e il modo con cui è costruita
la narrazione, con un montaggio un po' fuori dagli schemi.
Ci
sono poi una buona dose di splatter (gli zombie, qui, sono di quelli
veloci, rabbiosi, e pure ben allenati) e di tensione, e benché siamo
più sulla commedia in salsa horror che su un catartico film di
paura, io qualche spavento sono riuscita a prendermelo lo stesso.
Solo
avrei voluto ridere di più, e magari anche un surplus di scene
action. Quelle che ci sono, specie verso il finale, sono
piacevolmente adrenaliniche e variegate, quindi abbondare un po' di
più avrebbe potuto rivelarsi una scelta vincente.
Indubbiamente
non siamo al livello de “L'alba dei morti dementi”, però non
mancano tocchi di originalità e qualche momento spettacolare, e devo
dire che alla seconda visione, a distanza di qualche annetto, la
pellicola mi è persino piaciuta di più.
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