Se ti è piaciuto il mio blog


web

lunedì 11 agosto 2014

Un'estate che mieterà vittime


ESTATE DI FOLLIA
di Mark Childress
 
 
...La follia di zia Lucille, che taglia la testa al marito, reo di aver sempre soffocato i suoi sogni e le sue aspirazioni, e fugge ad Hollywood con essa (che talvolta le parla), dopo aver abbandonato i sei figli dalla nonna...

...E quella che si scatena a Industry, in Alabama, per motivi razziali (siamo nel 1965 e i morti sussurrano dalla cantina di Zio Dove, il Coroner) e di cui Peejoe e suo fratello Wiley sono testimoni...

Un'estate che mieterà vittime e creerà eroi, pur se riluttanti, ma che sarà ispirata in primis da un anelito di libertà: quello di una donna bramosa di realizzarsi, finalmente, dopo anni di non-vita e quello della gente di colore, stanca delle discriminazioni e dei soprusi dei bianchi.

Uno dei più bei romanzi letti negli ultimi tempi, uno di quelli che consiglio a tutti, perché a tutti piacerà: grottesco, dramma e tragedia si alternano di continuo con humor e thriller, ma senza che i frequenti cambi di registro risultino destabilizzanti, anzi, gli elementi si amalgamano l'uno all'altro con naturalezza, con una perfetta integrazione di generi, impreziosendosi ed esaltandosi a vicenda. Le emozioni sono intense e spesso ti inducono a interrompere la lettura per evitare di esserne travolto. L'atmosfera, pur dai contorni storici, ha un che di puro, di magico, di incontaminato, probabilmente perché il protagonista principale, Peejoe (al secolo Peter Joseph), è un ragazzino, uno di quelli in gamba, che sanno ragionare, ma che preferiscono agire con il cuore, d'impulso, senza badare alle conseguenze. I personaggi sono stupendi: lo zio Dove Bullis, Nehemiah, il patriarca nero, e naturalmente lei, zia Lucille, inarrestabile, incontenibilmente pazza e totalmente lucida, quanto irresistibilmente adorabile... benché il mio prediletto sia Peejoe, e le parti dedicate a lui quelle più dense di bellezza.

E per concludere, accanto all'analisi a due facce di follia e libertà, che procedono ritmicamente, in parallelo, un'interessante interpretazione (verso il finale) del concetto di legittima difesa...

Certo, procurarsi questo romanzo è stato un vero colpo di fortuna, perché, ahimè, è fuori catalogo da mesi, ma Amazon, ogni tanto, riserva delle sorprese grazie ai rivenditori privati... In effetti, bramavo da tempo di leggerlo, da quando sono rimasta folgorata dal meraviglioso film “Pazzi in Alabama” di Antonio Banderas (e bisogna ammettere che come regista se la cava piuttosto bene, mentre Melanie Griffith è azzeccatissima nel ruolo di zia Lucille), che ne è la trasposizione cinematografica, seppur con qualche differenza.

Nel complesso la pellicola risulta più ottimistica e più positiva, e un poco meno realistica, dato che qui tutto va esattamente come vorremmo che andasse, trascurando dettagli più spiacevoli, ma entrambe, l'una l'eco dell'altra, hanno costituito per me un'esperienza meravigliosa!

E a questo punto segnalo due curiosità: la prima è che “Pazzi in Alabama” è stato recensito (troppo severamente) dal Mio Perfido Marito su Delittando in data 4 febbraio 2014, la seconda è che il cast del film annovera anche... la scrittrice Fannie Flagg (!!!!!!) – che, ricordiamo, ambienta proprio in Alabama la maggioranza dei suoi romanzi – in un piccolo, ma delizioso cameo, facilmente rintracciabile su You Tube.

Nessun commento:

Posta un commento