ROSALIE
BLUM
di Camille Jourdy
Graphic
novel francese in tre volumi, originale e delicata, gialla, sebbene
priva di delitto (e un po' rosa, ma non
in senso romantico), fatta di introspezione ed intimismo, di umanità
e di grazia, ma anche di misteri, di dubbi, di colpi di scena.
C'è
questo barbiere dall'aria simpatica e un poco goffa, Vincent, un tipo
solitario, un uomo qualunque, che, chissà perché, comincia a
seguire Rosalie Blum, una donna sulla cinquantina, che non conosce e
che sembra tutto fuorché interessante.
La
pedina proprio e si ostina imperterrito a seguirla, contro ogni
ragionevolezza, pur non sapendo nemmeno lui per quale motivo (ma il
motivo c'è, non è solo un pretesto narrativo, ed emergerà alla
fine) solo perché ha l'impressione di averla già vista da qualche
parte, ignorando dove.
Entriamo
nella quotidianità e nella vita dei protagonisti, in punta di piedi,
con discrezione, in un clima di dolce leggerezza. Ma ci sono anche
questioni gravi, conflitti e tristezze... Se le guardassimo con
occhio critico ci accorgeremmo di come sono spoglie, in apparenza, le
loro vite, ordinarie, prive di fascino... Eppure ne siamo ugualmente
attratti, persino ipnotizzati, proprio grazie al modo in cui ci
vengono presentate: con un sorriso e un'alzata di spalle, illuminati
da un raggio di sole.
E
poi questo mistero, che a tratti dimentichiamo, ma che comunque ci
incuriosisce. Quando lo risolviamo palpitiamo di entusiasmo: non ci
aspettavamo qualcosa di così ben costruito e geniale. Non è solo
per questo che siamo andati avanti, perché ci siamo goduti ogni
pagina, perdendoci con piacere in ciascuna di esse, ma ora che
sappiamo dove siamo andati a parare, ora che cogliamo il progetto
narrativo nel suo insieme... be' siamo deliziati e a bocca aperta.
Nel
corso della storia il punto di vista cambia, e questo è un motivo di
fascino in più. La trama è bellissima e così i personaggi (la
madre di Vincent ci rimarrà impressa in modo indelebile), la sua
costruzione, l'atmosfera stuzzicante e briosa che si respira, così
piena di verità sotto la superficie di zucchero, così grigia, sotto
i colori pastello, ma vitale.
Peraltro,
uno degli elementi di maggior suggestione e bellezza del fumetto,
sono i disegni: particolarissimi, espressivi, incredibilmente ricchi
di dettagli e di cose. Ci si smarrisce anche solo ammirando quel che
c'è in un ambiente o appoggiato su un tavolo, si potrebbe restare
ore a contemplarlo, scorgendo sempre qualcosa di nuovo. E quei colori
delicatissimi, soffusi di tenerezza, ma capaci di incisività!
Uno
di quei fumetti che vanno letti e straletti, e che ogni volta ci
sembrano migliori.
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