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giovedì 28 agosto 2014

Deliziati e a bocca aperta


ROSALIE BLUM
 di Camille Jourdy

Graphic novel francese in tre volumi, originale e delicata, gialla, sebbene priva di delitto (e un po' rosa, ma non in senso romantico), fatta di introspezione ed intimismo, di umanità e di grazia, ma anche di misteri, di dubbi, di colpi di scena.
C'è questo barbiere dall'aria simpatica e un poco goffa, Vincent, un tipo solitario, un uomo qualunque, che, chissà perché, comincia a seguire Rosalie Blum, una donna sulla cinquantina, che non conosce e che sembra tutto fuorché interessante.
La pedina proprio e si ostina imperterrito a seguirla, contro ogni ragionevolezza, pur non sapendo nemmeno lui per quale motivo (ma il motivo c'è, non è solo un pretesto narrativo, ed emergerà alla fine) solo perché ha l'impressione di averla già vista da qualche parte, ignorando dove.
Entriamo nella quotidianità e nella vita dei protagonisti, in punta di piedi, con discrezione, in un clima di dolce leggerezza. Ma ci sono anche questioni gravi, conflitti e tristezze... Se le guardassimo con occhio critico ci accorgeremmo di come sono spoglie, in apparenza, le loro vite, ordinarie, prive di fascino... Eppure ne siamo ugualmente attratti, persino ipnotizzati, proprio grazie al modo in cui ci vengono presentate: con un sorriso e un'alzata di spalle, illuminati da un raggio di sole.
E poi questo mistero, che a tratti dimentichiamo, ma che comunque ci incuriosisce. Quando lo risolviamo palpitiamo di entusiasmo: non ci aspettavamo qualcosa di così ben costruito e geniale. Non è solo per questo che siamo andati avanti, perché ci siamo goduti ogni pagina, perdendoci con piacere in ciascuna di esse, ma ora che sappiamo dove siamo andati a parare, ora che cogliamo il progetto narrativo nel suo insieme... be' siamo deliziati e a bocca aperta.
Nel corso della storia il punto di vista cambia, e questo è un motivo di fascino in più. La trama è bellissima e così i personaggi (la madre di Vincent ci rimarrà impressa in modo indelebile), la sua costruzione, l'atmosfera stuzzicante e briosa che si respira, così piena di verità sotto la superficie di zucchero, così grigia, sotto i colori pastello, ma vitale.
Peraltro, uno degli elementi di maggior suggestione e bellezza del fumetto, sono i disegni: particolarissimi, espressivi, incredibilmente ricchi di dettagli e di cose. Ci si smarrisce anche solo ammirando quel che c'è in un ambiente o appoggiato su un tavolo, si potrebbe restare ore a contemplarlo, scorgendo sempre qualcosa di nuovo. E quei colori delicatissimi, soffusi di tenerezza, ma capaci di incisività!
Uno di quei fumetti che vanno letti e straletti, e che ogni volta ci sembrano migliori.

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