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venerdì 1 agosto 2014

Avete tutta la vita davanti!


VACANZE S-COPPIATE
 
 
A volte inorridisco quando parlo con certe fanciulle... Ma che fanno, si drogano?

Ecco il problema: i loro poveri fidanzati amano viaggiare, loro no.

I loro poveri fidanzati le pregano di andare in vacanza insieme, ma loro non ne hanno voglia, preferiscono starsene in casa.

I loro poveri fidanzati hanno l'occasione di partire con un gruppo di amici.

Bene, saranno contenti entrambi, sembra tutto a posto.

Ma non lo è.

Le malefiche donnette si lamentano, fanno scenate, minacciano di mollarli e magari provvedono pure in tal senso. E poi vogliono che tu dia loro ragione.

Non avete ragione, piccole egoiste psicolabili. Siete malate di mente e inutilmente possessive.

Se voi volete stare a casa, stateci, per carità, ma perché diavolo ci dovrebbe rimanere anche lo sventurato che vi frequenta? Vi ha chiesto di andare insieme, avete rifiutato. Se ha la possibilità di accontentarsi degli amici, che parta, si diverta, e vi porti un souvenir. Non è mica scontato che corra in cerca di sollazzo con altre figliuole (e comunque, se l'intento fosse questo, potrebbe benissimo dedicarcisi in loco, sotto il vostro stupido naso). E se pure rimarrete un paio di settimanelle separati, che mai sarà? Avete tutta la vita davanti!

Dunque?

Dunque non capisco questi discorsi castranti.

Neanche a parti invertite, ben inteso.

Ma noto che sono soprattutto le ragazze a farli. E le amiche danno loro corda.

Oh, non solo loro. Tendenzialmente anche il Mio Perfido Marito approverebbe (ma è perfido, si sa, e in casa io e Dado lo chiamiamo “la Psicopolizia”).

Fortuna per lui che io sono molto “hobbittosa” per cui il problema non si pone: odio viaggiare, sono pigra, adoro la mia routine e ho passatempi casalinghi e poco avventurosi (in senso fisico. In senso mentale, la faccenda si ribalta). Propormi una crociera è come chiedermi di risucchiarmi via il tempo, la vita, i sogni, e darmi in cambio stanchezza e stress.

Insomma, nemmeno io amo andare in vacanza.

Ma non capisco perché, al riguardo, dovrei imporre questa scelta al mio prossimo, sia pure mon amour.



Nota:

Il MPM non concepisce che io vada in qualsivoglia luogo senza di lui per più di un giorno. Ammetto, però, per amor di cronaca, che al massimo si lamenta, ma non mi ha mai imposto niente (a parte lavarmi ossessivamente le mani, guardare i film con attenzione senza fare approfondimenti su Internet, e di non girare scalza), né ha mai osato infliggermi ultimatum, meno che mai cretini.

Inoltre, povero cucciolo, senza di me morirebbe (lo so!).

La verità è che a lui viaggiare piacerebbe, solo che non abbiamo molti “periodi festivi compatibili” e io al massimo potrei concedergli di seguirlo per qualche giorno... Di più non ce la farei. Per cui so che se decidessi di partire io, da sola, gli spezzerei il cuore due volte.

L'ho già invitato, in alternativa, a partire lui, con chi gli pare, quando può. Ma niente, senza di me non si schioda da Alassio.

Quindi, da una parte, non capisce come io possa anche solo vagamente pensare di farlo, e alla fin fine, date queste premesse, un po' è comprensibile.

Solo che le Otte sono cattive e fanno quello che vogliono.

In generale, però, non amano viaggiare, e sono disposte a muoversi solo per tre fondamentali motivi e pochi giorni: vedere bestiole, comprare libri, mangiare carne cruda, gelati o dolci.

Quindi, per il momento, sopravviviamo.

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