MINUSCULE
– la Valle delle Formiche Perdute
di
Hélène Giraud e Thomas Szabo
(2015)
Semplicemente
meraviglioso!
Questo
lungometraggio animato sembra fatto per me: non solo perché i
disegni sono strepitosi (espressivi, simpaticissimi, teneri, malvagi
– le formiche rosse –, eternamente sbalorditi), non tanto perché
l’animazione è fantastica (cartone animato impiantato su realtà
coloratissima), o per l’originalità di fondo, quanto perché i
protagonisti sono… insetti! Insetti! Insetti!
Yeah!
Io
adoro gli insetti!
Beh,
il mio personaggio preferito non è un insetto, ma il ragno (no, non
quello arancione in stile Halloween, ma l’altro quello peloso e
nero, che pare abitare nella casa di Norman Bates in miniatura), così
adorabile e premuroso (unico rammarico, avrei voluto che la storia a
lui relativa si sviluppasse in modo diverso: che il cucciolo non si
riducesse, insomma, a poco più di un comprimario), però anche gli
altri sono carinissimi: le coccinelle, le formiche nere, e, sì, pure
le bieche rosse e le orride mosche (anche se avrei apprezzato una
maggior varietà di conoscenze)…
Altra
particolarità interessante: il film è praticamente muto, se non
fosse per i buffi strombettii che le bestiole utilizzano per
comunicare… Non ci sono voci, narratori, o che: le immagini sono
sufficientemente eloquenti da sole! E questo conferisce leggerezza,
ma anche poesia, profondità e realismo… In effetti, a parte gli
occhioni e i versi, la vita entomologica è rappresentata in modo
abbastanza veritiero per essere un cartone animato, non senza qualche
tocco di velata crudeltà (la scena in cui la nostra coccinella si
smarrisce, ad esempio, e poi non riesce più a volare, è davvero
straziante).
Anche
la storia è carina, semplice, ma appassionante e ricca di emozioni:
un po’ romanzo di formazione, un po’… inseguimenti e guerra tra
formiche!
E
non facciamo fatica a decidere con chi schierarci…
Le
battaglie, in particolare, sono un concentrato di stupefacente
inventiva: si utilizza di tutto, dalle catapulte all’insetticida,
dai fuochi d’artificio alle banconote da 500 Franchi!
E
allo spettatore viene trasmessa vera e propria apprensione, e poi
rabbia, ansia, brama di vendetta! Per tacere del sense of wonder che
permea l’intera pellicola, anche nei punti maggiormente
descrittivi, che sono comunque una gioia per gli occhi e per lo
spirito!
Gli
insetti, tra l’altro, (e il mio ragno), nonostante la loro
“insettità” sono umanissimi, e noi non possiamo che
affezionarcisi!
Imperdibile!
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