BONE
di Jeff Smith
I
cugini Fone, Phoney e Smiley Bone (che lì per lì, almeno per
caratterizzazione, ci fanno pensare a Topolino, Paperone e Pippo)
sono bizzarre creature antropomorfe, buffe e tondeggianti (in effetti
un po’ in stile Disney, un po’ somiglianti al fantasmino Casper),
in fuga da Boneville a causa di un disastro combinato dall’avido e
spregevole Phoney, ufficialmente bandito dopo essere scampato al
linciaggio.
Ma,
a dispetto dei disegni graziosi e ammiccanti, non si creda di essere
dinnanzi all’ennesimo epigono di Mickey Mouse: la storia è
complessa e molto strutturata, e i cattivi… sono cattivi davvero. E
non alludo a quegli assurdi Rattodonti golosi di Quiche, ma… a
tutti gli altri! Che fanno pensare davvero a dei ratti turpi e
giganteschi, e non a due peluches troppo cresciuti e un po’
imbranati!
Ma
andiamo con ordine…
I
cugini Bone sono in fuga, dicevamo, e così arrivano nella Valle…
dove può accadere di tutto (e di solito accade), tra locuste, corse
delle mucche e draghi dotati di favella, mentre Fone Bone, il nostro
protagonista con la passione per Moby Dick, fa la conoscenza della
bella Thorn e di nonna Ben (umane)…
E
subito precipitiamo nell’avventura: colossale, epica, trascinante,
ricca di emozioni, paure ataviche, momenti umoristici e simpatia. Ma
anche situazioni drammatiche in cui ci si sente turbati o
sopraffatti, e che, man mano ci si addentra nei meandri della trama,
tendono a prevalere, acuendo il climax…
La
storia è di stampo fantasy, dunque, percorsa da misteri e brividi,
bella soprattutto per i suoi spettacolari personaggi – compresi
quelli dalla morale discutibile – e per l’incredibile
immaginazione dell’autore, che non teme commistioni con altri
generi, né i cambi di registro, che sa farci ridere, ma, quando
vuole, pure farci morire di paura, o di tenerezza…
Gli
stessi disegni seguiranno questa regola: sono espressivi, ma spaziano
dal faceto al mozzafiato, mescolano realismo e fantasia,
incontrandosi in un amalgama perfetto, potente, dinamico e
dettagliato, di matrice medievaleggiante…
E
più procediamo nella lettura, avvicinandoci al confronto fra Bene e
Male, più l’estro narrativo assurgerà ai suoi vertici,
riempiendoci di partecipazione, di tensioni e di emozioni piene…
Per
farla breve: uno di fumetti più belli e intensi che abbia mai letto!
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