DIZIONARIO
DELLA FIABA
di Teresa Buongiorno
Avevo
proprio bisogno di un'opera così!
Intanto
è un tuffo nel passato, fatto di nostalgia e di “pezzi di me”
dimenticati, ma restituiti in forma semplice, lieve, immediata, senza
divagazioni o giri di parole, che è davvero stupendo poter
rispolverare!
In
secondo luogo è divertente, stimolante, e persino utile per scoprire
cose nuove o rammentarne di vecchie... Ad esempio, quando avevo letto
“Nessundove” di Neil Gaiman, il nome del Marchese de Carabas mi
aveva evocato qualcosa... Ebbene, il padrone del Gatto con gli
Stivali si chiama Marchese Di Carabas... Una coincidenza? Forse, ma
dubito, conoscendo il nostro Neil, e comunque io all'epoca non
rimembravo l'assonanza, pur avvertendone l'eco, e sono contenta di
aver colmato un vuoto!
Ma
soprattutto... una full immersion nelle fiabe, con le loro regole
bizzarre e crudeli, spietate (ancor più terribili, di solito, nelle
varianti riportate)... Un'esplorazione sistematica nell'immaginazione
dei popoli e nelle astuzie contadine, negli incanti, fra principesse
e creature fatate, con morali più o meno discutibili, insegnamenti,
o semplicemente nella fantasia, nell'evasione, nella
spensieratezza... Nella memoria e nel cuore del mondo...
E,
sinceramente, c'è pure qualche storia che non avevo mai sentito, se
non filtrata attraverso altre fonti!
Ma
non ci fermiamo qui, perché siamo al cospetto di un volume di
critica letteraria, non solo di un passatempo per bambini vecchi
(come me). E così, ad esempio, ci viene spiegato perché nelle fiabe
i genitori hanno l'abitudine di abbandonare i bambini nel bosco (si
tratta di residui di antichi riti iniziatici)... E ci sono pagine
sulla teoria della fiaba: ci vengono spiegate le nuove tendenze in
merito, il continuo rinnovarsi delle trame e degli intenti, le
funzioni della fiaba, le tesi di chi ritiene che non debbano essere
spaventose, o di chi invece è convinto di sì. O scopriamo i
risvolti autobiografici dei racconti di Andersen e i salotti
letterari francesi...
Ma
non ci sono solo storie di tanti anni fa: trovano spazio altresì
opere moderne, che magari non sono fiabe in senso stretto: ad esempio
Harry Potter, i romanzi di Bianca Pitzorno, o “Stardust” di
Gaiman...
In
principio l'autrice passa in rassegna storie e personaggi (corredati
da qualche illustrazione in bianco e nero), fornendoci non solo un
breve riassunto, ma anche informazioni sulla fortuna, le varianti, le
origini di ogni opera, frammiste, talvolta, a curiosità e
riflessioni critiche.
Da
pagina 240, invece, troviamo autori (scrittori, ma anche disegnatori
e teorici) e opere, e così fino a pag. 380... In ultimo, un piccolo
glossario.
Insomma,
sono entusiasta e mi dichiaro soddisfatta (a parte qualche minima
mancanza che accuso per nerditudine): per contenuti, scritti con
amore, passione e devozione, ma anche per la squisita veste grafica
(e che bello quando c'è il segnalibro di stoffa)!
Accipigna,
non so nemmeno come ho fatto finora a vivere senza!!!
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