POKEMON
GO
Ci
sono stati i film dell’orrore, Dylan Dog… persino Ranma ½.
Adesso è il turno di Pokémon Go. Ma io sono stufa, odio le
demonizzazioni, e ritengo sia opportuno finirla di scaricare
sull’immaginazione l’inadeguatezza propria e dei propri figli
cerebrolesi, ed iniziare a responsabilizzarsi.
E’
stato MPM a sottopormi il servizio di Rai 1 dedicato all’argomento,
tanto più che a me, di per sé, non interessano né i videogiochi,
né le app per i cellulari, né tantomeno i Pokémon (sebbene, lo
ammetto, le prime due serie animate le avevo vistucchiate, so
canticchiarne le sigle, e ho pure giocato alle carte per intrattenere
il mio ex cuginetto piccolo. Ex perché ormai è più alto di me di
almeno una testa abbondante e diversamente occupato).
Il
servizio in oggetto, tuttavia, è volutamente sviante, e va detto.
Tralasciamo
le bestialità linguistiche tipo Pòcball (che quasi possono essere
considerate solecismi) e concentriamoci sul sottotesto alla base del
servizio… ma come stiamo? Incolpiamo un videogioco della scemenza
della gente? Mamme non lasciate giocare i vostri figli con i Pokémon
perché per colpa loro la mia bambina (di cent’anni) è finita
sotto un’auto?
Se
mia figlia viene investita perché è distratta non è per i Pokémon,
ma per il suo scarso buon senso e la sua inesistente educazione
stradale! La prossima volta chi accuserà? Una foto? Una mail? Un
passerotto?
Zubat in volo per Alassio
In
quanto poi a chi cerca Pokémon nei cimiteri è un fatto di creanza e
sensibilità, che evidentemente non tutti hanno, ma non può essere
imputato a Pikachu & friends! Non è giusto! E’ come per
Internet: può essere un valido diffusore culturale, come un triste
strumento di appiattimento mentale, dipende dall’uso che se ne fa.
Una delle "prede" di Fabio
Bisogna
che ci responsabilizziamo noi, non che demonizziamo strumenti e
immaginazione. E’ quest’atteggiamento diseducativo e
infondatamente autoassolutorio a fare più danni, e diviene vieppiù
fastidioso quando ad assumerlo sono i mezzi di informazione che, così
facendo, assecondano e incrementano tendenze sbagliate. E ciò anche
a voler soprassedere elegantemente su montaggi sleali e osservazioni
qualunquistiche…
Senza
contare che non mi sembra che il fenomeno sia circoscritto ai
bambini… Da quel che vedo in giro spopola anche fra i cinquantenni!
Non capisco come sia possibile, ma questo è irrilevante. De gustibus
non disputandum est. Ad ogni modo, meglio Pokémon Go della Tv
spazzatura o della mania per i gossip…
La Monalda del MPM
E,
siamo onesti, se l’inseguimento dei mostri avviene in un prato può
essere divertente e salutare per tutti!
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