Se ti è piaciuto il mio blog


web

martedì 9 agosto 2016

Il film più bello di Tarantino

PULP FICTION
di Quentin Tarantino
(1994)


Film di ultraculto con un cast stellare, una trama pazzesca, molti momenti topici, dialoghi da urlo, personaggi straordinari e definiti con poche pennellate salienti, che però rivelano testi e sottotesti, e restano impressi per l'eternità, ma... l'elemento più incredibile è il montaggio! Non lineare e denso di colpi di scena, capace di raccontare contemporaneamente più storie che si intrecciano e si completano a vicenda, senza mai dire troppo. O troppo poco.
La nostra attenzione, quindi, è sempre a mille, ansiosa di inseguire gli episodi e di formare il puzzle, fatto di emozioni cerebrali e casualità, perché non sai mai se riderai o inorridirai, se ti sentirai deliziato o colpito a morte, né come si evolverà la vicenda, almeno finché non farà il botto. E di norma lo fa. Uno dopo l'altro. A ripetizione.
Al di là di ciò, il divertimento non manca, ed anzi è calibrato con maestria, tra un'overdose e un ammazzamento, un twist e una frase biblica... Insomma, questa volta Tarantino riesce a tenere a freno la sua anima ribelle e geniale, il suo amore per la parola e per le esplosioni di sangue, tanto che ogni elemento, per quanto estremo ed esasperato, resta in perfetto equilibrio, armonizzando con gli altri, senza sbavature.
In effetti, benché il mio cuore sia consacrato a “Kill Bill”, questo è forse il film più bello di Tarantino sotto un profilo squisitamente cinematografico, sia livello di regia che di sceneggiatura.
Originale mix di citazioni, generi e registri, di raffinatezze e trivialità, dà luogo a qualcosa di totalmente innovativo e stimolante, che spacca, ma poi ricostruisce.

Cambiando per sempre il volto del Cinema.

Nessun commento:

Posta un commento