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lunedì 1 agosto 2016

La visione apocalittica del mondo

MAZE RUNNER LA MUTAZIONE
di James Dashner


Okay, di questo libro si può fare a meno.
Non aggiunge niente, non toglie niente alla trama. C’è un piccolo colpo di scena verso la fine, riguardo a Deedee, ma non è eccelso e non sconvolge.
In più si accentuano i difetti scritturali dell’autore: la prosa è scialba, legnosa, quasi brutta, funzionale, ma non scorrevole; i personaggi piatti, sentimentaloidi, ma in modo vuoto (possono vivere o morire che nulla ci cambia), e ci costringiamo a frequenti pause per riprendere il respiro…
Però, ciò nonostante, non mi è dispiaciuto leggerlo.
Ad interessarmi è soprattutto la visione apocalittica del mondo quando comincia a diffondersi il virus… Ci sono alcuni passaggi logici un po’ semplificati, qualche buchetto narrativo, ma nel complesso la rappresentazione dei fanatici e dell’evoluzione dell’Eruzione mi piacciono e li ho trovati stimolanti.
Alcune immagini sono grandiose, primitive.
E’ stata la curiosità, principalmente, a spingermi a continuare, e anche se non è stata, in ultimo, pienamente soddisfatta, a livello di azione e concitazione il romanzo non ha nulla da invidiare ai precedenti… o seguenti.
In teoria, infatti, siamo al cospetto di un prequel, per cui la vicenda è ambientata prima della trilogia di Maze Runner, e, in particolare, prima de “Il labirinto”. Una decina di anni, prima, direi.
Anche i protagonisti sono diversi, tuttavia apprendiamo qualcosa in più sul reclutamento di Thomas e Teresa, sulla diffusione del virus e sullo sviluppo della malattia. E naturalmente sulla C.A.T.T.I.V.O. (che questa volta non ci lascerà molti dubbi circa bontà o malvagità).
Questioni descrittive, più che sostanziali, ma sufficienti a tener desta l’attenzione.

Consigliato ai nerd dell’approfondimento, agli appassionati della saga, e ai fan del dinamismo.

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