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mercoledì 17 agosto 2016

Una dimensione trascendente

NIENTE E COSI' SIA
di Oriana Fallaci


Non è il suo primo libro che leggo, ma il primo, “Lettera ad un bambino mai nato”, risale a cento anni fa e non era stato seguito da altri.
Mi era piaciuto, più per contenuti che per stile, ma non entusiasmato (probabilmente ero troppo giovane e acerba per apprezzare).
Ecco perché “Niente e così sia” è stato una folgorazione.
Trattasi di un reportage sulla Guerra nel Vietnam, ma, pur non essendo romanzato, ha un grande spessore narrativo per via di digressioni, riflessioni e parentesi.
Si potrebbe crederlo ruotare attorno ad un argomento ormai datato, ma la verità è che il Vietnam è pura occasione.
Le vere questioni qui dibattute sono la vita, la morte, il loro significare, la guerra e il mistero intrinseco dell'uomo. E sono dotate di una tale universalità da rendere quest'opera intramontabile.
I nostri sentimenti oscillano: c'è l'orrore, lo smembramento di corpi, sentimenti e famiglie, la sofferenza, ma ci sono anche gli ideali e la struggente umanità. Poi gli ideali crollano e ci restano interessi economici e giochi di potere. Lo sdegno e la rabbia e la frustrazione. E tuttavia ci rimane la forza di commuoverci per le imprese dei singoli, che talvolta quasi non hanno nome e sono pregne di poesia e di bellezza. E infine comprendiamo che persino coloro che ci appaiono come vacui meccanismi dell'ingranaggio non hanno una dimensione barbara e univoca, e in fin dei conti non ci sentiamo di giudicare più nessuno.
Quello che ci viene regalato è dunque un percorso di crescita interiore, che però ustiona la pelle. Quella di una persona intelligente e sensibile, ma anche fortemente sentente, che ci colpisce per tensione intellettuale ed emotiva e che, per sua stessa indomita natura, non può accontentarsi di risposte facili.
E così ci travolge, per forza espressiva ed enegia, per incisività e dolore, poiché non solo ci narra, ma si inserisce nei fatti, li forgia e ne diviene parte, motore, facendosi carico di ogni gravame su di sé.

Un'esperienza che ci arricchisce immensamente e che ci eleva al di sopra di noi stessi imponendoci una dimensione trascendente.

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