LA
CASTA DEI META-BARONI
di Alejandro Jodorowsky e Juan Giménez
Originato
da una costola de “L'Incal”, ma di fatto a sé stante e
indipendente, approfondisce uno dei personaggi più interessanti di
questa saga fantascientifica: il sovrumano Meta-Barone, l'imbattibile
guerriero spaziale di cui andiamo a scoprire antenati, motivazioni e
origini, tra risonanze filosofiche ed echi religiosi.
Rispetto
al fumetto capostipite, però, l'atmosfera si appesandisce, diviene
più cupa, mentre epicità, crudeltà, onore e determinazione si
mescolano a riferimenti mitologici e all'inesorabile ciclicità del
destino... Il tutto amplificato dai disegni ricchi, caldi, iperbolici
e corposi di Giménez.
Un'epopea
ad alto contenuto “testosteronico”, all'insegna del sacrificio e
del cambiamento, della solitudine e del superomismo, ma
fondamentalmente romantica (in senso classico), in cui ogni cosa, e
in primis i sentimenti – specie quando vengono negati –, rischia
di apparirci troppo carica ed eccessiva, ma ciò solo se decidiamo di
non lasciarci coinvolgere, senza rispettare la mentalità di questi
uomini e donne pronti a tutto, anche a rinunciare a pezzi di sé, pur
di raggiungere i loro obiettivi, e per i quali esiste soltanto
l'assoluto.
Affascinante
e complesso altresì l'universo narrativo in cui ci si muove, quello
de “L'Incal”, appunto, a metà tra suggestioni magiche,
tecnologiche e deliri di onnipotenza, altamente immaginifico, ma non
privo di accenti satirici, di cui qui conosciamo nuove sfumature,
nuove regole, nuove prospettive.
E
poco importa che alcuni passaggi della trama siano prevedibili: sono
molti di più quelli che ci sorprendono, frantumando quanto possono
di corpo e spirito!
Per
quanto mi riguarda, l'unico vero difetto è dato da i robottini che
dovrebbero alleggerire la tensione, Tonto e Lothar, che fanno da
cornice e da narratori. Insopportabili.
P.S.
L'opera,
che io ho comprato in volumi splendidi, ma costosi, pubblicati a
distanze siderali l'uno dall'altro, è ora disponibile in una bella
edizione integrale edita da Magic Press (che di primo acchito
potrebbe risultare cara, ma che in realtà è straeconomica).
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