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martedì 2 agosto 2016

Un'opera fresca

SCREAM QUEENS


Si parte in quarta, ma poi si incespica: la serie diventa davvero troppo sopra le righe e sfiora il ridicolo, risultando sempre godibile, ma assai poco convincente... Questo alla quinta puntata (dove al momento sono rimasta), quindi chissà che nel prosieguo la faccenda non torni a migliorare.
Ad ogni modo, è da vedere!
Nasce sulla scia di “Scream” di Wes Craven ed è ambientata all'Università, concentrandosi, in particolare, su una confraternita femminile. E anche qui abbiamo il sangue che sprizza, le fighette e il serial killer mascherato (che forse non è uno), sia pure con il look rinnovato, solo che... buttiamo tutto sul demenziale andante!
Ogni cosa è caricaturale, esagerata, grottesca, perversa e il più possibile politicamente scorretta. Inorridiamo – volutamente e godutamente – più a livello psicologico che per il gore, che tuttavia non manca e spesso è creativo, parodizzando l'horror in generale. In questo senso la serie merita il nostro plauso, e ci provocherà persino qualche allegra risata: grazie soprattutto alle protagoniste, che – con qualche rara eccezione – sono egoiste, fatue, viziate, antipatiche e cattive fino al midollo, senza redenzione.
Da notare, inoltre, il cast, da leccarsi le dita: intanto c'è Jamie Lee Curtis, strepitosa nei panni del Decano dell'Università, padronissima del ruolo, divertita, e capace di rubare la scena a chiunque; la bella Emma Roberts, ancora più spietata che in American Horror Story; la brava Abigail Breslin e quella povera cofana di Lea Michele, che, almeno nelle prime puntate, è finalmente conciata in armonia con il suo aspetto sgraziato, risultando così meno stridente e fastidiosa...

Insomma, non un capolavoro, ma un'opera fresca, con una sua personalità, ammiccante e leggera, sicuramente più interessante della Serie Tv di “Scream”, che invece non è che un pallido aggiornamento in salsa diluita dell'omonimo di Wes Craven (ma MPM non sarebbe d'accordo).

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