ACQUA
BUIA
di Joe R. Lansdale
Romanzo
apprezzabile, che può entusiasmare se non si è mai letto nulla di
Lansdale, ma che sembrerà una simpatica ripetizione di schemi già
visti laddove con l'autore si ha invece maggior confidenza.
Trattasi
infatti del suo filone “giovanilistico”, che per molti versi
(protagonisti e tematiche) mi ha ricordato “La sottile linea
scura”, ma che, tuttavia, non eguaglia il volume precedente, forse
per il solo fatto che arrivi dopo... oppure, come credo, perché ne
“La sottile linea scura” c'è un elemento struggente e nostalgico
che impreziosisce le atmosfere e che qui risulta meno accentuato.
Naturalmente,
però, Lansdale è Lansdale e ci si appassiona, comunque. La trama
incuriosisce, lo stile è gustoso e veloce, il ritmo è ottimo, solo
che, hey, sa davvero troppo di già sperimentato.
Anche
in “Acqua buia”, infatti, abbiamo un omicidio di cui individuare
il colpevole, una visione disincantata e al contempo innocente del
mondo, splatter, toni crudi, ma non scevri di ironia e divertimento,
e diversi misteri da risolvere, che spesso affondano le radici nel
passato, nonché qualche suggestione horror...
Gli
stessi personaggi (di per sé indovinati e molto carini) ci fanno
pensare a soggetti già incontrati e proprio per questo, per quanto
ci piacciano, non ci rimarranno più di tanto impressi, finendo col
confondersi con altri.
Certo,
delle peculiarità ci sono, ma suonano marginali, di maniera.
Perciò
credo che mi prenderò una pausa da Lansdale e tornerò tra un po'.
Forse.
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