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giovedì 25 agosto 2016

Lansdale è Lansdale

ACQUA BUIA
di Joe R. Lansdale


Romanzo apprezzabile, che può entusiasmare se non si è mai letto nulla di Lansdale, ma che sembrerà una simpatica ripetizione di schemi già visti laddove con l'autore si ha invece maggior confidenza.
Trattasi infatti del suo filone “giovanilistico”, che per molti versi (protagonisti e tematiche) mi ha ricordato “La sottile linea scura”, ma che, tuttavia, non eguaglia il volume precedente, forse per il solo fatto che arrivi dopo... oppure, come credo, perché ne “La sottile linea scura” c'è un elemento struggente e nostalgico che impreziosisce le atmosfere e che qui risulta meno accentuato.
Naturalmente, però, Lansdale è Lansdale e ci si appassiona, comunque. La trama incuriosisce, lo stile è gustoso e veloce, il ritmo è ottimo, solo che, hey, sa davvero troppo di già sperimentato.
Anche in “Acqua buia”, infatti, abbiamo un omicidio di cui individuare il colpevole, una visione disincantata e al contempo innocente del mondo, splatter, toni crudi, ma non scevri di ironia e divertimento, e diversi misteri da risolvere, che spesso affondano le radici nel passato, nonché qualche suggestione horror...
Gli stessi personaggi (di per sé indovinati e molto carini) ci fanno pensare a soggetti già incontrati e proprio per questo, per quanto ci piacciano, non ci rimarranno più di tanto impressi, finendo col confondersi con altri.
Certo, delle peculiarità ci sono, ma suonano marginali, di maniera.
Perciò credo che mi prenderò una pausa da Lansdale e tornerò tra un po'.

Forse. 

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