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giovedì 10 novembre 2016

Il bello di essere fan

HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL'EREDE
di J. K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne


Anche se, in realtà, più che di Harry Potter, ormai adulto, è l'avventura di suo figlio Albus, ma, in effetti, mutatis mutandis, la faccenda non cambia poi molto...
Anche se non è un romanzo ma un opera teatrale.
Anche se hanno cambiato molti nomi rispetto alla prima edizione dell'opera (Neville Paciock è diventato Neville Longbottom; la McGranitt è ora la McGonagall, e via dicendo), lasciando gli originali inglesi, e senza nulla specificare (colpa, questa, dei traduttori italiani: ma ci voleva tanto a mettere una pagina con le varianti?), tanto che in principio pensavo fossero comprimari nuovi.
A parte tutto ciò, il libro mi è piaciuto.
Intanto è una gioia ritrovare i nostri vecchi amati personaggi (nonostante i nomi di alcuni) a distanza di tanti anni: vedere come sono cambiati, come se la cavano, e... come sarebbero potuti essere se le cose fossero andate diversamente (ma qui glisso per evitare spoiler).
Il bello è proprio questo: per quanto siano cresciuti ed evoluti, sono intatti e coerenti, rimanendo se stessi, ed al contempo guadagnando una patina di novità e freschezza, che li mantiene meravigliosi...
Ed è facile altresì affezionarsi ai nuovi, specialmente a Scorpius... il figlio di Draco Malfoy (Albus, come Harry, non è simpaticissimo)!
La storia non è proprio originale, sembra scopiazzata di qua e di là (ma in fondo era così anche per l'eptalogia e a volte l'importante è solo amalgamare bene), però intrattiene e si legge volentieri, e i valori, le caratteristiche e i temi (che, insieme ai personaggi rendono l'opera preziosa) sono quelli della saga, rinnovati e approfonditi.
Il fatto poi che sia una pièce (che a me, in generale, piace leggere) e non un romanzo, dopo un po' si smette di notare perché tutto fluisce così velocemente che non si ha più tempo di farvi caso.

In altre parole, benché inizialmente temessi la solita vuota operazione commerciale, il mio consiglio è di leggere la maledizione dell'erede, specie se sei un fan!

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