BOB
DYLAN E IL NOBEL
Mi
spiace, con il fatto che calendarizzo i post con un anticipo di mesi
e li scrivo almeno una settimana prima, finisco sempre con l’essere
fuori tempo e talvolta mi vedo costretta ad abbandonare l’argomento
che mi fa gola poiché non più attuale….
Tuttavia,
di recente la questione è tornata in auge poiché Bobbino-bello ha
annunciato che non andrà a ritirare il premio.
Ebbene…
Per quanto mi riguarda il ragazzo fa quello che vuole.
Mica
l’ha chiesto, il Nobel.
E
se non vuole ritirarlo di persona sono fatti suoi: non deve né
scusarsi né giustificare alcunché.
No,
la querelle, a mio parere, è un’altra, ossia: perché
conferirglielo?
Sinceramente,
non ho niente contro Bob Dylan, anzi, se si pensa che il mio grande
amore in campo musicale è Fabrizio De André, il quale ha tradotto e
riadattato canzoni di Dylan, beh è evidente che io verso sto
figliuolo sono assai ben disposta, con tutto che lo apprezzo a
prescindere da Fabri.
Ma,
come ha detto qualcuno, che non ce li hanno gli scrittori in America,
che bisogna cercare un musicista?
No,
perché a me risulta ci siano almeno Philip Roth e Cormac McCarthy,
tanto per dire…
La
verità è che se, ad esempio, nel 1997, quando il Nobel per la
Letteratura è toccato all’Italia, anziché a Dario Fo (che non mi
ha mai detto nulla di nulla) fosse stato assegnato a De André, la
scelta avrebbe avuto il mio plauso.
Non
perché ritenga che Faber sia più meritevole di Dylan… Piuttosto
in quanto all’epoca, per me, in Italia, nessuno era più degno di
Faber, che, comunque, diavolo, è un poeta.
Anche
Dylan, certo.
E
per giunta scrive in una lingua più “universale”, nel senso di
più universalmente conosciuta e fruibile.
Ma
Dylan è più rappresentativo e complesso e profondo di Roth e
McCarthy?
A
mio avviso, no.
E
per quanto sia d’accordo che la musica possa essere assimilata alla
letteratura, e per quanto sia d’accordo che il musicista in
assoluto più “premiabile” sia Dylan, e benché Dylan mi piaccia…
mi sembra che una scelta del genere sia offensiva verso gli scrittori
in senso classico.
Tutto
qui.
Certo,
volendo si può andare oltre… Precisare che il Nobel di norma non
viene assegnato ad autori noti, amati ed affermati (e quindi non ai
Roth e ai McCarthy), quanto piuttosto a semisconosciuti, cui così
viene finalmente riconosciuta la giusta considerazione a livello
mondiale...
Ebbene,
in questa prospettiva, allora, non poteva esserci scelta peggiore.
Chi
non conosce Bob Dylan? Quale scrittore è più celebre di lui?
Non
Roth.
Non
McCarthy.
Probabilmente
nemmeno Stephen King.
Se
un messaggio si voleva mandare e rompere i confini tra le arti
andando controcorrente, allora la decisione più sensata sarebbe
stata conferire il Nobel per la Letteratura ad esponente della Nona
Arte.
Ad
un autore di fumetti, insomma.
Ma
il fatto che spesso quando si va controcorrente si tende a farlo in
modo convenzionale, o cauto, o parac…, ehm. Paraomega.
beh Dario Fo ha ampiamente meritato il premio Nobel per la letteratura, per favore il paragone non regge affatto.
RispondiEliminaGentile Anonimo, a me Dario Fo non piace, a nessun livello, e, per quanto mi riguarda, non ha meritato un bel niente. Quindi il paragone non solo regge, ma mi risulta doveroso. Del resto questa è solo la mia opinione, basata sui miei gusti personali, e non pretende di assurgere a verità universale. Ben accetti, peraltro, altri punti di vista, ma sarebbero più graditi se sostenuti dal coraggio di una firma e, magari, da un minimo di argomentazione. Per favore. Comunque grazie per il contributo.
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