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martedì 22 novembre 2016

Pura exploitation

BANGBALLS
di Luca Pozza e Danilo Antoniucci


Bello, bello, bello!
In tutti i sensi!
Intanto i disegni: morbidi e cartoonistici, un po’ alla Disney, espressivi, dettagliati, dai colori smaglianti e le sfumature sinuose, fantasiosi e variegati, costellati di declinazioni sensuali e simpatia… Ovvero, gli animali antropomorfi più belli di sempre insieme a quelli di Blacksad di Juanjo Guarnido (che non è poco): insomma spettacolari! Ma ingannevoli (a parte le donnine)… perché questa è una storia per adulti, e colpisce più duro di Blacksad…
Se quello, infatti, è un elegante hardboiled impreziosito da tematiche sociali e una nota di malinconia, qui siamo nell’exploitation pura, goduta e svergognata, alla Tarantino più sfrenato. Nessun personaggio positivo in cui immedesimarsi, situazioni di miseria morale, violenza, decessi in abbondanza, inaspettati e spassosi, dabbenaggine senza ritegno (ma a suo modo credibile e non esasperata) e pallottole che danzano, anche involontariamente e sempre per i motivi sbagliati. Da morire!
E qui veniamo ai testi, perfetti anch’essi. Verbosità contenuta a favore dell’azione, ritmo eccellente e un montaggio ancora migliore, atto a privilegiare l’assurdità e l’ironia della vicenda, che, dal canto suo, vanta una trama ineccepibile e tutt’altro che scontata, con continui colpi di scena e novelle complicazioni, sia pur coerenti e in qualche modo preparate dalle vignette precedenti.
Trattasi di un volume unico, per giunta piuttosto breve (ma non insoddisfacente), che ho scoperto solo grazie al mio prode venditore di fumetti di fiducia, il quale me lo ha tenuto amorosamente da parte di sua iniziativa, sapendo, conoscendo i miei gusti, che sarei andata in sollucchero.

Grazie, mio diletto! Davvero una meraviglia!

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