Se ti è piaciuto il mio blog


web

mercoledì 2 novembre 2016

Un retrogusto narrativo rotondo

FINE TURNO
di Stephen King


Ultimo capitolo della trilogia dedicata a Mr. Mercedes, in cui non solo tornano i buoni – Hodges, Holly e Jerome – ma anche e soprattutto il diabolico Brady Hartsfield, ancora più infido e pericoloso, e, questa volta, come preannunciato in “Chi perde paga”, addirittura dotato di poteri paranormali!
Non si sveglia nel senso in cui temevo (e che difficilmente avrei accettato), ma combina decisamente di peggio…
Ad ogni modo, per quanto il thriller poliziesco non sia fra i miei generi d’elezione e questa trilogia in particolare non svetti tra le mie opere predilette del Re, la sua conclusione risulta soddisfacente, in linea con i tomi precedenti e con un’ottima evoluzione dei personaggi, splendidamente indagati sotto il profilo psicologico e fotografati in momenti diversi, ma cruciali, della loro vita.
Nonostante l’insistenza di certe spiegazioni (utili a conferire plausibilità alla vicenda, ma troppo didascaliche), il ritmo è buono, l’azione incalzante, e vengono sfruttati con perspicacia Social Network e tecnologia… cui, finalmente, si aggiunge anche l’elemento soprannaturale, così caro a King, sebbene in veste “realistica” più che fantastica.
Anche la tematica del suicidio risulta affascinante, così i legami tra i personaggi, i richiami alle vicende precedenti (puntuali, ma che non richiedono mai troppi sforzi da parte del lettore) e la malattia di Bill Hodges, il modo in cui lui e Holly la affrontano e la panoramica di comprimari che ci viene sapientemente offerta, mescolando, dunque, in definitiva, importanti spunti di riflessione a intrattenimento.
L’elemento migliore, però, è lo stile del Maestro che riesce ad essere drammatico e ironico insieme, adrenalinico e intimo, dolce e feroce, ma sempre impreziosito da un retrogusto narrativo rotondo e pieno, che ci fa sentire la storia sulla pelle ancor prima di raccontarcela.
Rispetto agli altri due tomi, che ho apprezzato, ma di cui non mi dichiaro una grande fan, il terzo mi è piaciuto di più e in qualche modo mi pare riscatti pure i precedenti…
Forse, perché ormai, mio malgrado, mi sono affezionata ai protagonisti, forse perché mi piace quando i cerchi si chiudono, o più semplicemente perché, a volte è necessario essere nella disposizione d’animo favorevole.

Se dovessi dare un giudizio non sarebbe eccellente (per quello ho bisogno di epicità), ma valido e di buona fattura sì!

Nessun commento:

Posta un commento