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mercoledì 15 febbraio 2017

3 GRAPHIC NOVELS

Ci sono settimane in cui arrivo a leggere una quindicina abbondante di fumetti nuovi e, mi spiace, non posso recensirli tutti. Del resto, anche aspettare per passarli in rassegna può rivelarsi un errore perché tanti concetti nella mia testa finiscono per conservarsi con meno fragranza. Ecco perché periodicamente propino post cumulativi. Cerco il giusto mezzo. E per tre graphic novels che seleziono, ce ne sono trenta a cui rinuncio... quindi godetevi queste con intensità: 


UNA NOTTE A ROMA
di Jim
Una storia d'amore? No. Non è amore questo, ma il suo contrario, perché il sentimento – ma è un sentimento? – che esalta è superficiale, per quanto intenso, edonistico, frammisto ad altri impulsi non particolarmente nobili e non alludo al sesso – per quanto ci sia anche questo – quanto piuttosto all'autogratificazione, con un protagonista odioso, debole, fedifrago e stupido. 
Eppure ho apprezzato l'opera: il tratto è accattivante, valorizzato dal colore, il montaggio ineccepibile, la storia coraggiosa e in molti passaggi sa di verità, catturando non solo stati d'animo, ma anche l'ebrezza delle emozioni, l'urgenza del desiderio e gli afflati della giovinezza, quando ormai la giovinezza è consapevolmente perduta. 


POLINA
di Bastien Vivès
Irrinunciabile se si amano la danza e i romanzi di formazione perché racconta la storia di una ballerina che diventa se stessa, attraverso i vari modi di muoversi e di essere, sperimentando come lavorando sui fondamentali, imparando dagli insegnanti e dai compagni, e trovando, soprattutto, tra rigore e improvvisazione, la propria personale strada sganciandosi dai percorsi già tracciati e dipingendone uno suo, un po' per fortuna, un po' grazie al talento, che chiedeva solo di essere incanalato.
Si alternano dunque gioie e dolori, riflessioni e shock, attraverso disegni dinamici ed espressivi, plastici e flessuosi, che ci fanno sentire sulla pelle e nel cuore la disciplina di Tersicore, ma pure l'incedere della vita, fatto di lunghe stasi e di improvvise accelerazioni. 


DUE FRATELLI
di Fàbio Moon e Gabriel Bà 
Trasposizione di un romanzo di Milton Hatoum, è una saga familiare ambientata a Manaus incentrata su due gemelli che più diversi non possono essere e che finiscono per odiarsi, sconvolgendo l'esistenza di tutti i loro familiari.
Una storia di contrasti e corrispondenze, di vendetta e struggimento, intensa, focosa, ben costruita. Che avvince da subito per le tavole stilizzate e peculiari, ma conquista definitivamente per la forza narrativa. La trama, infatti, segue la sua via liberamente, senza farsi imbrigliare da regole non scritte, sottraendosi alla prevedibilità senza rinunciare alla passione. Grazie a Luca che me lo ha consigliato.

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