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lunedì 27 febbraio 2017

Un horror retrò

CAT EYED BOY
di Kazuo Umezz


Ci voleva proprio.
Se, come me, da piccoli siete rimasti terrorizzati dal cartone animato di “Bem - il mostro umano”, e poi da grandi ne siete rimasti parimenti delusi senza capire perché diavolo in allora vi facesse paura, questo fumetto fa per voi.
Perché, al di là del ragazzino con gli occhi da gatto protagonista, che comunque incarna una figura di riferimento positiva, l’opera mantiene le promesse e spaventa, inquieta, disturba e disorienta.
Non arriva all’estremismo disgustoso di autori come Maruo o Kago, ma è cupo, violento, con tocchi morbosi  e pieno di mostri, fantasmi, demoni e malvagità, la cui resa è davvero efficacie, sin dai disegni, assai comunicativi (può apparire scontato, per un horror, ma non lo è. Alcuni spettri della tradizione giapponese, se non realizzati ad arte, si prestano ad essere ridicolizzati, più che ad incutere timore: ad esempio il Karakasa, alias vecchio ombrello, una sorta di ombrello, appunto, animato e monocolo… Qui, invece, fanno tutti paura, andando a solleticare qualcosa di arcano e viscerale).
E’ un manga del 1967, ma non risulta obsoleto o troppo verboso. Al contrario l’aria retrò lo impreziosisce e si privilegia l’azione.
Le storie sono brevi, auto-conclusive, raccolte in quattro tankobon (io, per ora, ho letto solo il primo). Hanno come trait d’union il protagonista, questo povero Cat Eyed Boy, mezzo umano e mezzo demone, e pertanto odiato e perseguitato dalle persone come dagli esseri soprannaturali. Sempre in movimento, e sempre costretto ad assistere ad eventi allucinanti, che, in un modo o nell’altro, finiranno per coinvolgerlo.
Le trame sono interessanti, non banali, varie per temi, impostazioni e sfruttamento delle icone dell’immaginario. Conservano, nonostante l’età, qualche colpo di scena ben assestato, suscitando nel fruitore sentimenti forti, reazioni dure.
Gli uomini qui rappresentati, infatti, in linea di massima sono peggiori e più accaniti dei mostri e siamo lieti che il nostro piccolo eroe cerchi di mettere, per quanto può, a posto le cose, schierandosi ogni volta dalla parte giusta…

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