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giovedì 2 febbraio 2017

Alla fine torna tutto

WESTWORLD – DOVE TUTTO È CONCESSO


Ispirata a “Il Mondo dei Robot” di Michael Crichton, questa serie tv sorprende per l'intensa carica innovativa e per l'arricchimento sostanziale ed emotivo che ha subito il plot, aggiornato e più attento alla psicologia dei (moltiplicati) personaggi (inclusi gli androidi), alle potenzialità dell'intreccio, ai risvolti umani, tanto che anziché l'ennesimo rifacimento, sembra semmai un'opera nuova, più complessa, densa di sottotrame ed infiniti riverberi e sfumature.
Senza dubbio denota grande sensibilità e sebbene proceda, specie nei primi episodi, con passo lento e cadenzato, è sufficientemente affascinante da spingere lo spettatore a proseguire senza esitazioni.
Coinvolgente la storia, brutale e corale, ma con molti protagonisti di spicco, dentro e fuori la finzione, ma soprattutto fruibile su più livelli, ghiotta sul piano concettuale e filosofico, persino etico, pone l'accento su diverse questioni esistenziali che si sovrascrivono alla trama in modo naturale, fornendole spunti continui e dando luogo – inevitabilmente – a numerosi e sconcertanti (seppur leali, e come tali intuibili) colpi di scena.
A tratti è quasi difficile da seguire, anche a causa del sovrapporsi di sequenze e linee temporali non denunciate, di squisiti ribaltamenti e di inversioni di ruolo, nonché di improvvisi (ma non gratuiti e ingiustificati) mutamenti di personalità. Si ha sempre l'impressione che qualcosa ci sfugga, di aver perso un passaggio, ma alla fine torna tutto e tutto trova la sua collocazione...
Nel cast spiccano Anthony Hopkins nei panni di Ford (che in principio ci parrà solo un innocuo e bravo vecchietto, ma che in realtà... è molto di più e molto di meno), Ed Harris, che veste il ruolo del crudele Uomo in Nero, e Thandie Newton/Maeve che, come tutti i protagonisti, sarà in continua evoluzione.
Serie stupenda, adulta, che si presenta come di matrice fantascientifica, ma che in realtà è soprattutto incentrata sull'uomo, sull'amore, sulla violenza, sulla vita e sulla morte, e sul loro significare.

P.S.
Da notarsi il cameo dello pseudo Yul Brynner sullo sfondo di uno dei vecchi laboratori...

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