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giovedì 23 febbraio 2017

Pop al punto giusto

THE LEGEND OF TARZAN
di David Yates
(2016)


Il film parte da un punto di vista diverso rispetto a quello tradizionale, quello di Lord Greystoke: la storia di Tarzan e Jane è già compiuta, loro sono sposati e civilizzati in Inghilterra... Si presenta però la necessità di tornare e, mentre viviamo una nuova rocambolesca avventura di stampo anticolonialista (siamo nel Congo di “Cuore di Tenebra”), scopriamo, attraverso una serie di flashback, che cosa cela il passato, a partire dalla genesi del nostro recalcitrante eroe.
Nel complesso la pellicola è godibile, votata all'intrattenimento più che all'introspezione, eppure permeata da tocchi nostalgici che inneggiano alla natura primigenia e incontaminata come soluzione di tutti i mali, inclusa la difficoltà a concepire. Ci sono discrete scene d'azione, qualche momento comico, una trama-pretesto accettabile e tanti buoni sentimenti.
Magari dispiace un po' vedere la splendida Margot Robbie senza la mazza e i codini, mentre il cattivo (il carismatico Cristoph Waltz, niente meno) ruba un po' la scena all'eroe (che avrei preferito un po' più simpatico ed espressivo), facendosi odiare come si conviene... Gli effetti speciali ogni tanto vacillano e si dà troppo spazio agli inserti matrimoniali, ma... Sì, il film è apprezzabile, moderno, arioso e pop al punto giusto. Tarzan, infatti, è quasi un dio, amato, rispettato, temuto e pressoché onnipotente. Tuttavia la dimensione epica, che comunque c'è e si respira, avrebbe potuto essere maggiormente sfruttata.
La storia, nel complesso, è prevedibile, ma funziona, coinvolge, e tanto basta. Anzi, se la conclusione fosse stata diversa sarei rimasta delusa.
Particolare gradito: si dà molto risalto al personaggio di Jane, un'eroina femminile, ma attuale ed emancipata, anche quando ricopre il ruolo di bella in pericolo.

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