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martedì 11 aprile 2017

Frizzante e spassoso

RAPUNZEL – L'INTRECCIO DELLA TORRE
di Nathan Greno e Byron Howard
(2010)


50mo classico Disney, uno dei più allegri e divertenti di sempre, fin dai disegni, che anziché privilegiare la bellezza della Principessa di turno ne esaltano simpatia e freschezza.
Rapunzel, infatti, benché prigioniera in una torre da tutta la vita e mentalmente plagiata dalla perfida rapitrice, Madre Gothel (curiosamente il personaggio preferito dalla mia nipotina di cinque anni), vanta un carattere solare e stravagante, dolce, esuberante e femminile, sempre incline al sorriso e all'empatia. 
Decisamente, come consuetudine consolidata della Disney, i toni rispetto alla fiaba dei fratelli Grimm sono smorzati e virano sulla commedia musicale (con canzoni carine, ma non trascendentali), assumendo altresì una veste più popolare, sostituendo il bel principe ad un furfante di buon cuore (anche se... viene parallelamente meno l'aspetto dell'arrampicata sociale, nel senso che, viceversa, qui è la protagonista ad essere di nobili natali).
Sia come sia, le emozioni sono assicurate, condite con gag e comprimari adorabili (bestiole incluse), tanta azione (più del solito) tra inseguimenti e combattimenti, e una cattiva che ispira pure un po' di compassione... Naturalmente, a completare la trama, non può mancare l'amore, qui graziosamente frammisto a opportunismo e gustose schermaglie, dai connotati straordinariamente moderni e ad un tempo, per quanto  aggiornati e ribaltati, in linea con i canoni disneyani e favolistici.    
Invero, interessante dal punto di vista psicologico, oltreché molto complesso, è altresì il rapporto figliastra-matrigna – vera novità della pellicola – che per una volta non è scevro di pseudo-affetto, e in cui il male è insito, ma in modo subdolo e occulto, malato e insinuante, non clamoroso come vuole la tradizione.
Doppio piano di lettura, dunque, per un film che, comunque, è e resta frizzante e spassoso, con momenti drammatici e sentimentali alleggeriti dai tanti siparietti e dagli imperativi morali che vi sono sottesi.

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