GUERRE STELLARI - PLAY
La collezione di Fabrizio Modina
Modellini, action figure e locandine della Saga, ma più che altro giocattoli: riproduzioni di astronavi e personaggi, piccoli mondi perfetti, quasi diorami, ricchi di dettagli, per ripercorrere un mondo vastissimo e fantasioso, ricco di creature bizzarre dalle molteplici dimensioni, non necessariamente piccole.
In realtà, dopo gli orrori dell'episodio VII, non avevo nessuna voglia di visitarla. Ho fatto lo sforzo solo per MPM e per il piacere della compagnia (siamo andati con amici e, con l'occasione, con altri ci siamo incontrati fuori). Ad ogni modo, ammetto, l'allestimento è molto carino. Non enorme, ma ben strutturato, denso di meraviglie e qualche sorpresa.
In realtà io non sono un tipo da mostre, nemmeno quando mi fanno gola (ecco perché di Modigliani, nonostante sia sempre a Genova, non se ne parla)... In generale mi sento soffocare quando sono in mezzo a troppa umanità, e mi dà fastidio essere esposta ai commenti idioti degli ignoranti venuti non si sa perché. Ma qui, tutto sommato, le cose sono andate abbastanza bene.
Intanto perché, nonostante non ci fosse scarsa affluenza, la disposizione ariosa delle teche consentiva sufficiente spazio vitale per tutti, e poi perché, a quanto pare, i fan della saga sono educati. Anche i bambini. Se devi fare una foto ti sorridono e si spostano. Se devono farla loro aspettano che tu abbia finito. Wow! Mica capita sempre!
In biglietteria vieni dotato di audioguida, una ciascuno, facile da usare e piuttosto intuitiva. Non sei obbligato a servirtene: dà informazioni interessanti, ma niente che un vero nerd già non conosca. Però puoi gestirla come vuoi e dà organicità alla mostra.
Il tempo di percorrenza previsto è di circa quaranta minuti. Noi ne abbiamo impiegati oltre il doppio.
Intanto perché si può fotografare tutto (ho chiesto all'ingresso) - MPM si è scatenato - e poi perchè le teche sono davvero un tripudio di scene e particolari, per cui, per assimilarle, bisogna soffermarcisi un attimo.
Le sale, comunque, sono organizzate bene: giocattoli piccoli alternati a riproduzioni grosse, dalle dimensioni realistiche, con cui ci si può far immortalare (Yoda, gli Assaltatori, Darth Vader, Han nella carbonite, il casco di Boba Fett...).
All'inizio ci accoglie una carrellata di personaggi (diversi esempi di Imperatore, di Principessa Leila, di Stormtrooper e via dicendo, di cui a volte è possibile osservare l'evoluzione negli anni, che, a seconda, può privilegiare l'aspetto guerriero o quello scherzoso), quindi su mezzi e astronavi, anche se non mancano le spade laser, indi le locandine dei vari film...
Ad un certo punto sorge una sorta di “area bambini”, in cui i piccoli padawan possono darsi al disegno, o ci si può divertire a digitare il proprio nome in un computer che ti rivela chi saresti nell'universo di Star Wars, con quale mansione, originario di quale pianeta...
Ovviamente io ho fatto più tentativi e sono risultata: barista, ingegnere aerospaziale, Boss del crimine, Stormtrooper, Guardia del Corpo e Cacciatore di taglie...
Si procede con i costumi della Regina Amidala e una caterva di altri giocattoli e giocattolini, messi in posa, come a ricostruire le scene dei vari film. Personalmente, mi sono innamorata del tavolo da Sabbacc, con tanto di mostricini sopra, del Rancor e del Sarlacc. Non ci sono, infatti, solo i personaggi principali, ma la rappresentazione di ogni virgola! Compreso qualche ninnolo che avevo acquistato anche io quando sono usciti gli episodi I-III, come la riproduzione Micromachines della Luna Boscosa di Endor...
In ultimo, si dà spazio a qualche pubblicazione cartacea e a qualche ammennicolo ameno, quale il Darth Vader natalizio.
Nel complesso, per quanto ne siamo usciti distrutti, la mostra non è né troppo lunga nè troppo corta, sebbene comprenda migliaia di pezzi.
Il neo maggiore, se proprio devo fare la guastafeste, è dato dal negozietto acquisti: dopo aver visto tutte queste meraviglie, davvero troppo povero!
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