ATLANTE DEI LUOGHI MALEDETTI
di Olivier Le Carrer
Lo ammetto, a me 'sti atlanti dell'immaginario (e non) fanno impazzire (si vedano post 16 marzo 2017 e 6 dicembre 2016)... Mi permettono di viaggiare stando seduta sul divano, in una dimensione che non è solo fisico-geografica, ma anche storica e umana, inseguendo luoghi mitici, ma anche realistici, collegati con gli intrecci più disparati... Perché ogni posto descritto non è solo un punto su una mappa, ma soprattutto un racconto, una trama, un'avventura...
Certo, questo volume in particolare, al di là della fascinazione morbosa che inevitabilmente esercita su di me, non è tra i più allegri.
Tuttavia, per fortuna, non ha una prospettiva scandalistica, cerca solo di illustrare, narrare e testimoniare.
Dico per fortuna perchè qui non tutto è collegato alla fantasia, non tutto è remoto e perduto nel tempo, e talvolta il mistero ha lasciato dietro di sé ferite ancora sanguinanti.
Come ci viene spiegato nell'introduzione, infatti, ci sono tre famiglie di luoghi maledetti: la prima, quella che prediligo, legata a “ingiunzioni di ordine mistico” (si veda, ad esempio, Amytiville), è la più stimolante dal punto di vista immaginativo e suscettibile delle ipotesi più varie e suggestive; la seconda, la più spaventosa, dovuta a ragioni naturali (vulcani, uragani, etc), l'ultima, ahimè, senza dubbio la più triste, è divenuta tale a causa degli uomini, ad esempio per via dell'inquinamento, o per il tasso di criminalità.
Il libro è suddiviso per aree geografiche, molto curato a livello grafico, e presenta testi esaustivi di lunghezza variabile, piacevoli da leggere e costellati di riflessioni e riferimenti, che favoriscono l'immersività.
Le mappe, come sempre in relazione ai volumi di questa collana, sono bellissime e a colori, dettagliate, e precise, l'edizione preziosa e sofisticata.
In quanto alle singole voci, invece, ce ne sono quaranta e, sono sincera, se alcune sono note a chiunque (Triangolo delle Bermuda, Aokigahara, Scilla e Cariddi) tante non le conoscevo (Jharia, Oumaradi, Zapadnaya Litsa)...
Prossima tappa: Atlante delle Isole Remote!
Nessun commento:
Posta un commento