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mercoledì 26 luglio 2017

Abbiamo sempre un sopra e un sotto

THE HALCYON


Interessante novità di RaiPlay, questa serie tv sembra in tutto e per tutto un seguito/continuazione di Downton Abbey... C'è l'hotel (“the Halcyon”, appunto) al posto della tenuta del Conte di Grantham, ma abbiamo sempre un sopra e un sotto, la contrapposizione tra nobili e servitù, il sentimento britannico, l'andamento in stile soap opera e il tema ricorrente del cambiamento, oltre che, in generale, l'ottima qualità degli interpreti e l'incalzare della sceneggiatura. Persino qualche personaggio sembra ricalcato, come tipo fisico e caratteriale, e pure come destino, su quelli della serie ideata Julian Fellowes: ad esempio Billy/William, gemelli divisi alla nascita con più punti in comune che differenze.  
L'ambientazione storica, però, si sposta un poco... Anziché iniziare nel 1912 e terminare nel 1926, qui siamo negli anni '40 ad affrontare (da Londra e, per lo più, dal mondo privilegiato dell'albergo) le brutture della Seconda Guerra Mondiale. E quindi può capitare che, nel bel mezzo di un lussuoso ricevimento, ci si debba precipitare nei sotterranei... peraltro, anch'essi piuttosto eleganti. 
Per il resto, abbiamo il consueto susseguirsi di trame e personaggi che si intrecciano, la coralità inframmezzata all'individualità, il tutto reso con un buon ritmo e un affascinante impianto drammatico fatto di gioie e dolori, nonché di amabili digressioni quali l'amore omosessuale, la differenza di classe, e, naturalmente, la guerra e i suoi corollari.
A spiccare fra i protagonisti, sempre ben indagati sotto il profilo psicologico: il Direttore dell'Halcyon, il buono ma ambiguo Sig. Garland, sua figlia Emma, innamorata, ricambiata, del figlio maggiore ed erede di Lord Hamilton (tuttavia, ovviamente, non potrà essere un sentimento privo di contrasti), Lady Hamilton – donna moderna e retrograda ad un tempo –, e, il mio preferito, il giornalista Joe O'Hara (con il volto di Matt Ryan/John Constantine in versione bruna), in apparenza un cinico opportunista, in realtà... 
Insomma, devo ancora vedere le ultime due puntate, ma direi che questa serie è perfetta per riempire il vuoto lasciato da Downton, rinnovandone al contempo i contenuti.

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