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mercoledì 12 luglio 2017

Poca sostanza

IL GIOCO DELLA PITTURA
di Philippe Daverio


O meglio: storie, intrecci, invenzioni.
Il nostro esperto seleziona 50 pittori che considera tra i più rappresentativi della storia dell'arte, li schiera in ordine alfabetico, e di ognuno si diverte a catturare il paradigma e illustrare sommariamente le opere principali, puntando più alla curiosità che all'erudizione.
D'altro canto già il titolo denuncia l'intento di Daverio: il gioco, per l'appunto. E le immagini sono belle e il volume gradevole da leggere, in equilibrio tra cultura e passatempo...
Tuttavia, specialmente in confronto agli altri tomi della medesima serie, mi sembra che ci sia poca sostanza. Dissertazioni amene, ma non incisive, non originali e costruite su una troppo breve contestualizzazione storica e una manciata di fatti risaputi, conditi con considerazioni già fatte.
Senza dubbio una ripassata in più male non fa, l'incedere è allegro, lo stile disinvolto, però... se i volumi de “Il Museo Immaginato” mi avevano entusiasmata, qui mi pare siamo al cospetto di un tentativo – non riuscito – di rinnovarne la formula, sia pure con un sistema diverso. Meno stuzzicante, più schematico e sbrigativo. 
Che, una volta conclusa la carrellata, non ti lascia molto.
Anche questa faccenda dell'ordine alfabetico non mi ha convinta più di tanto: comprendo il voler evidenziare che ogni artista è un mondo a sé, ma avrei preferito seguire la cronologia, soffermarmi maggiormente su analogie ed evoluzioni... 
Non lo so, forse è il momento ad essere sbagliato per me, però, a ben rifletterci, mi sembra che questo gioco non sia nulla più di un Bignami di lusso con strizzate d'occhio.

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