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lunedì 31 luglio 2017

Epico e potente

 VIA COL VENTO
di Margaret Mitchell


Più bello del film, più impetuoso e avvincente, denso di meravigliosi inciampi e attese disattese... 
Chi ne ha solo sentito parlare rischia (come avevo fatto io) di crederlo un drammone melenso e stucchevole, mentre è tutt'altro, che di stucchevole non ha nulla. Intanto grazie all'irrequieta e capricciosa protagonista, ben lontana dal canone delle eroine da romanzo d'appendice, e poi per gli intensi personaggi che la circondano (Melania fra tutti) e naturalmente per lui, il protagonista maschile, Rhett Butler, dall'irritante e disinvolto fascino canagliesco. 
In secondo luogo c'è la circostanza che quasi mai le cose vanno come ci si aspetterebbe: Rossella non si sposa con il suo amato, il bel tenebroso viene rifiutato, quando Rossella si invaghisce di lui è troppo tardi, l'amore si rivela beffardo, il finale è tutto fuor che lieto, eppure la nostra indomita e insopportabile Rossella non si arrende e riflette sulle possibità del domani.
E poi, ovviamente, c'è tutto il resto: l'avvampare della Storia, la rabbia, la passione, la Guerra Civile Americana, il punto di vista dei sudisti (insolito, giacché di solito si privilegiano i vincitori), i sottintesi politici (utili a capire che il bianco non è sempre bianco, e il nero non è sempre nero), la ferocia della disillusione, i tempi che cambiano e la morale del sapervisi adattare.
Davvero illuminante, ad esempio, scoprire la vera forza di Melania, o rivalutare l'insopportabile Rossella alla luce della sua caparbietà, assistere ai mutamenti, grandi e piccoli, e trovare la forza di seguire il flusso. O di opporvisi.
E troneggiano la paura e il senso di distruzione, ma anche la voglia di risollevarsi e lottare, sempre e comunque, contro ogni logica. 
Una trama epica e potente, esaltata dalla scorrevolezza dello stile ne fa un romanzo notevole, che è sì popolare, ma non scontato, e non per tutti.

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