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martedì 27 febbraio 2018

Un film con un'anima

BLADE RUNNER 2049
di Denis Villeneuve
(2017)


La mia opinione oscilla riguardo a questo film.
E' davvero troppo, troppo lungo. Ci sono scene intense intervallate da immensi vuoti. Una trama interessante, che non tradisce né Ridley Scott né Philip Dick, ma che, anzi, arricchisce gli stilemi del primo, risultando ancora più fedele al secondo. Harrison Ford spunta fuori tardissimo, ben oltre la fine del primo tempo. La fotografia e le scenografie sono meravigliose. Ryan Gosling è bravo, e così il resto del cast, ma si accusa la mancanza di antagonisti carismatici del calibro di Roy Batty (Jared Leto/Wallace non mi convince del tutto) e frasi immortali come quelle pronunciate da lui. Per chi non ricorda nel dettaglio la trama di Blade Runner è difficile cogliere i riferimenti e persino seguire la storia. A tratti il film fa male. Non è un difetto questo. Ma bisogna dirlo: fa male. Non è sensibilità ecologica la mia, è proprio il peso opprimente della disumanizzazione.  
E dunque?
Credo che sia da vedere, specie per chi ama l'universo di Blade Runner, cui si aggiungono molti tasselli, utili anche per decodificare il primo film. Però bisogna essere nella serata giusta: ben riposati e inclini all'introspezione, rilassati, contemplativi, attenti, e disposti ad ascoltare. Anche quando non parla nessuno.  
Credo che ci siano idee eccezionali, metafisiche, e tanto ricchissimo materiale, suscettibile di essere utilizzato ancora e proposto in modo personale.  
Credo che, comunque, questo film abbia un'anima e non è cosa da poco. Non tutti i film la hanno. E quando c'è, beh, non si fa fatica a perdonare qualche pecca e un ritmo non lento, ma nemmeno galoppante. Anche perché, una volta terminata la visione e atteso il giusto tempo, viene voglia di rivederlo da capo.

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