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venerdì 16 febbraio 2018

Un volume per tornare bambini

PRINCIPESSA PEL DI TOPO
di Jacob e Wilhelm Grimm


E altre 41 fiabe da riscoprire.
Fiabe spesso squisitamente splatter e sanguinolente, a dire il vero, alla faccia di Walt Disney, a tratti degne dei migliori horror, ma più crudeli, nel loro modo asettico di riportare di omicidi, di amputazioni e di genitori anafettivi. Se compare un unicorno, è perché dobbiamo ucciderlo, magari facendoci aiutare dai corvi a cavargli gli occhi e poi, quando scosso dal dolore ha conficcato il suo corno nel tronco di un albero, decapitandolo senza pietà. Per tacere dei bambini che giocano a fare il macellaio... Uno taglia la gola al fratellino, la madre lo uccide per punirlo, colpendolo al cuore col coltello, mentre il bebè annega nel bagnetto. A questo punto la madre si impicca e il padre, quando rincasa, muore di crepacuore. Wow.
Poi, certo, ci sono anche donne ansiose di maritarsi, purché con un principe di alto lignaggio, arrampicatori sociali e gente varia dalla dubbia moralità, che a volte viene castigata per la sua condotta, ma altre premiata, se non è addirittura la protagonista... 
Un volume appassionante, per tornare bambini, per sognare, ma anche per bruschi risvegli o per accese discussioni. 
E non mancano alcuni classici come Biancaneve, Barbablù e il Gatto con gli Stivali, naturalmente nella loro versione originale, accanto, in effetti, a fiabe più rare e semi-dimenticate.
Un volume che consiglio, dunque, un'edizione pregevolissima, che ho adorato sin dalla copertina. Un po' impressionante con ste pelli di topo, ma splendida... E, a proposito, all'interno ce ne sono altri di disegni così. Tavole di Fabian Negrin, che da sole valgono l'acquisto dell'opera.

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