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venerdì 23 febbraio 2018

Un tripudio di contrasti cromatici

THE MARVELOUS MRS. MAISEL


Non sono riuscita ad andare oltre la settima puntata di “Transparent”, della quarta di “Preacher” (benché ami il fumetto di Garth Ennis) o della seconda di “American Gods” (nonostante la mia venerazione per Neil Gaiman)... Ogni volta le serie tv di Amazon mi sembrano troppo lente, verbose e deprimenti. Anche quando dovrebbero far ridere. E appesantite da protagonisti inutili. Ma questa volta... Questa volta ho visto l'intera prima stagione (che, va bene, è di appena otto episodi) e mi sono divertita da matti. La Signora Maisel (Rachel Brosnahan, già vista in “House of Cards”) è davvero meravigliosa! Pazienza se, con quella pettinatura, pare tutta orribile mento e tragica fronte: l'interprete è fantastica, simpaticissima, e con un sorriso riesce persino a smussare gli angoli più aguzzi del carattere del personaggio.
Inoltre, la ricostruzione della New York anni 50 è puntigliosa e curata, un tripudio di contrasti cromatici, arredamenti e abitini deliziosi. Ci sono alcune gag efficacissime, critica sociale, femminismo q.b., e autentica comicità, abbinata, però, a scene drammatiche, che sarebbero tristi se non fossero affrontate (è il caso di dirlo) così di petto... Oltre ad una splendida colonna sonora.
La trama è la seguente: 1958, Miriam “Midge” Maisel è la classica supercasalinga convinta di vivere la vita perfetta. Agiata, di buona famiglia, ottima cuoca, sposata con un bel giovane approvato dai genitori, due figli, tanti vestiti... E, quest'anno, si è aggiudicata pure il Rabbino per festeggiare lo Yom Kippur. Unico neo, peraltro affrontato da Mrs. Maisel in modo energico e strategico, è il desiderio del marito, non molto dotato, di sfondare come comico, che lei asseconda al meglio delle sue possibilità... Ed è proprio questo a scatenare gli eventi. Una sera in cui l'esibizione va particolarmente male, non sentendosi adeguatamente supportato dalla moglie (rea di aver criticato la sua attitudine a copiare, anziché usare battute inventate da lui), Joel decide di lasciarla di punto in bianco, confessando di avere già una storia con la segretaria. Midge, furente e mezza ubriaca, torna nel locale in cui il marito ha fatto fiasco e sale sul palco. Facendo faville e rivelandosi una comica piena di talento.
Tra alti, bassi e colpi di testa, vedremo come se la caverà e come crescerà in quanto comica e in quanto donna. E anche se ci indigneremo spesso per via del maschilismo imperante, tra una riflessione e una discussione, ci faremo pure delle grasse risate.  
Spumeggiante. allegro.
Imperdibile.

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