THE MARVELOUS MRS. MAISEL
Non sono riuscita ad andare oltre la settima puntata di “Transparent”, della quarta di “Preacher” (benché ami il fumetto di Garth Ennis) o della seconda di “American Gods” (nonostante la mia venerazione per Neil Gaiman)... Ogni volta le serie tv di Amazon mi sembrano troppo lente, verbose e deprimenti. Anche quando dovrebbero far ridere. E appesantite da protagonisti inutili. Ma questa volta... Questa volta ho visto l'intera prima stagione (che, va bene, è di appena otto episodi) e mi sono divertita da matti. La Signora Maisel (Rachel Brosnahan, già vista in “House of Cards”) è davvero meravigliosa! Pazienza se, con quella pettinatura, pare tutta orribile mento e tragica fronte: l'interprete è fantastica, simpaticissima, e con un sorriso riesce persino a smussare gli angoli più aguzzi del carattere del personaggio.
Inoltre, la ricostruzione della New York anni 50 è puntigliosa e curata, un tripudio di contrasti cromatici, arredamenti e abitini deliziosi. Ci sono alcune gag efficacissime, critica sociale, femminismo q.b., e autentica comicità, abbinata, però, a scene drammatiche, che sarebbero tristi se non fossero affrontate (è il caso di dirlo) così di petto... Oltre ad una splendida colonna sonora.
La trama è la seguente: 1958, Miriam “Midge” Maisel è la classica supercasalinga convinta di vivere la vita perfetta. Agiata, di buona famiglia, ottima cuoca, sposata con un bel giovane approvato dai genitori, due figli, tanti vestiti... E, quest'anno, si è aggiudicata pure il Rabbino per festeggiare lo Yom Kippur. Unico neo, peraltro affrontato da Mrs. Maisel in modo energico e strategico, è il desiderio del marito, non molto dotato, di sfondare come comico, che lei asseconda al meglio delle sue possibilità... Ed è proprio questo a scatenare gli eventi. Una sera in cui l'esibizione va particolarmente male, non sentendosi adeguatamente supportato dalla moglie (rea di aver criticato la sua attitudine a copiare, anziché usare battute inventate da lui), Joel decide di lasciarla di punto in bianco, confessando di avere già una storia con la segretaria. Midge, furente e mezza ubriaca, torna nel locale in cui il marito ha fatto fiasco e sale sul palco. Facendo faville e rivelandosi una comica piena di talento.
Tra alti, bassi e colpi di testa, vedremo come se la caverà e come crescerà in quanto comica e in quanto donna. E anche se ci indigneremo spesso per via del maschilismo imperante, tra una riflessione e una discussione, ci faremo pure delle grasse risate.
Spumeggiante. allegro.
Imperdibile.
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