I SEGRETI DI DAVID LYNCH
di Matteo Marino
(disegni di Elisa 2B)
Indispensabile per ogni fan di David Lynch o di Twin Peaks.
No, non esagero, questo è un volume fatto di epifanie e di agnizioni, che, se non chiarisce proprio tutto di Lynch (chi lo può?), sicuramente offre tanti punti fermi e chiavi interpretative preziose, che più preziose non si può (la faccenda del Mago di Oz, ad esempio...), tenendo conto, per giunta, altresì dei due libri recentemente scritti da Mark Frost.
E in parte sono rielaborazioni concepite altrove, ma in parte sono frutto dell'ingegno (e della competenza e della passione) dell'autore, che (tu guarda!) è lo stesso degli strepitosi dizionari delle Serie Tv Cult (scritti con Claudio Gotti, che una manina la dà anche qui), per cui i pregi sono gli stessi: uno stile fluido e accattivante, ironico, ma tecnico, e molta, molta, moltissima sostanza.
L'opera si cimenta innanzitutto nell'analisi di alcuni film di Lynch particolarmente ermetici e tuttavia connessi a qualche livello con la mitologia/sensibilità di Twin Peaks: Strade Perdute, Mulholland Drive, Inland Empire. E già tante cose che eravamo convinti non avessero senso finalmente ne acquistano uno, laddove quelle che, invece, restano in sospeso ci appaiono comunque più comprensibili, più decifrabili, più alla nostra portata, mentre, filosoficamente, possiamo affermare che leggere Matteo Marino è un po' come sbarazzarsi del velo di Maya, almeno in rapporto a Lynch.
Chiariamo, io sono una che ama soprattutto le pellicole in cui “non si capisce niente”. Ma, per quel che mi concerne, arrivare, dopo oltre dieci anni, ad intuirne qualcosa in più è un'esperienza davvero favolosa e ancora più mistica, perciò grazie!
E grazie cento volte di più per la successiva analisi interpretativa di Twin Peaks il Ritorno, più scrupolosa che mai. Di nuovo, percorrerla è come rivivere tutto dal principio, ma accelerato e con maggior consapevolezza. Ci sono conclusioni che vengono tratte, prospettive esaminate, verità che ci vengono rivelate, e altre su cui siamo invitati a riflettere, con il risultato che ci divertiamo un sacco, ma ci sembra anche che ci si spalanchino dinnanzi delle magnifiche porte. Non su una serie Tv. Ma sull'universo poliedrico, geniale e contraddittorio creato da una mente superiore. Un universo a cui finalmente ci sembra di poter accedere davvero, mentre prima ci limitavamo a guardarlo da lontano.
L'ho detto, un saggio indispensabile.
Come se non bastasse, reso più ameno dai disegni di una giovanissima promessa italiana: Elisa 2B (imperdibile il suo autoritratto sul risvolto di copertina), capace di sintetizzare in un'immagine suggestioni e riverberi di sogno.
Sublime.
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