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martedì 19 febbraio 2019

I problemi di (ieri) oggi

LUI E' TORNATO
di Timur Vermes


Lui è niente meno che Adolf Hitler, in tutto il suo grigio splendore, risvegliatosi nella Germania di pochi anni fa, fresco di bunker, e subito preso per un cabarettista che crede nell'immedesimazione totale. 
L'effetto comico, neanche a dirlo, è immediato, specie quando Hitler – che è altresì il narratore – inizia a sproloquiare mettendo in rilievo i problemi di oggi, con brutalità e ironia, senza dimenticare, peraltro, che il nostro protagonista, rigido, macchiettistico e fanatico come non mai, non è affatto una bella persona. Inoltre i riferimenti storici risultano accurati (con tanto di note esplicative in fondo al volume), mentre un sorriso aleggia sulle nostre labbra persino quando si sfiora il parossismo. 
Però.
Però mi aspettavo di più. 
Ad essere intelligente e mordace, è soprattutto l'idea di base, tuttavia, per quanto non sia stata sviluppata male, il volume manca un po' di verve. Dovrebbe essere più pungente, più incisivo. Invece si limita ad essere simpatico e garbatamente grottesco, sia sul piano narrativo, sia sotto il profilo stilistico.
Timur Vermes non scrive in modo atroce, ma è come se i suoi tempi comici fossero leggermente sfasati, rallentati, così quelle che potenzialmente potrebbero essere risate a crepapelle si trasformano in sorrisi fugaci, gravati, per giunta, da sporadiche risacche e da qualche brano insulso, che, indebolendo l'aspetto satirico e appesantendo l'architettura del romanzo, potrebbero, vista la delicatezza del tema, essere fraintesi e divenire forieri di superficialità, se non addirittura di messaggi offensivi. 
Insomma, libro interessante e acuto, specie dal punto di vista dell'analisi sociale, ma non sempre incalzante e non sempre impeccabile.

P.S.
Da questo romanzo è stato tratto un film, che, in Italia, è stato oggetto di un remake, in cui a tornare, però, è Mussolini.

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