CINZIA
di Leo Ortolani
Cinzia Otherside è il simpatico trans che compare nelle storie di Rat-Man.
Credevo che il fumetto dedicato a lei mi avrebbe fatto sorridere, come sempre, magari persino sghignazzare o ridere a crepapelle. Ma non immaginavo che mi avrebbe commossa e indotta alla riflessione. Non immaginavo che mi avrebbe stretto il cuore, pur con leggerezza, e scatenato sensazioni profonde.
L'equilibrio narrativo è perfetto: è una storia comica, ed è divertente. E fa davvero sorridere, sghignazzare e ridere. Ma in mezzo c'è molto di più.
In mezzo ci sono altri piani di lettura.
In mezzo ci sono amarezza, sofferenza, bisogno di accettazione, di affermazione, sogni, paure, desideri, e consapevolezza di sé.
Trattati con grazia, con sensibilità, che volendo si possono ignorare, fermandosi al lato spassoso della trama, ma da cui sarebbe un peccato prescindere, perché è lì che sta la vera bellezza del fumetto.
Ed è lì il quid che trasforma una storia amena in una perla.
La miscela è potente e impeccabilmente calibrata: non appesantisce la trama, ma ne esalta le componenti, rendendole uniche, gravide di risonanze e di accenti. Che finiscono per conferire a Cinzia un altro status. Non più un semplice personaggio comico, non più una macchietta ben riuscita, ma una persona tridimensionale e complessa, dolente, ma piena di forza e ottimismo, che, sia come sia, si fa coraggio e chiama le cose con il loro nome.
Imperdibile.
E – chi l'avrebbe mai sospettato – infinitamente migliore di Rat-Man.
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