Se ti è piaciuto il mio blog


web

giovedì 21 febbraio 2019

Un'opera bonellicentrica

GUIDA AL FUMETTO ITALIANO
di Marco Prandi e Paolo Ferrari


Ha ragione Alfredo Castelli nell'introduzione: questa non è una guida al fumetto italiano, quanto piuttosto una serie di trenta monografie su disegnatori italiani  (quindi, per intenderci, ci troviamo Hugo Pratt – autore completo – e Angelo Stano – disegnatore –, ma non Tiziano Sclavi, che è uno sceneggiatore). Il che è anche meglio, visto che di guide al fumetto italiano ce ne sono abbastanza, mentre di raccolte monografico-panoramiche molte meno. 
Tuttavia, se le singole voci sono esaurienti e ben scritte, e talvolta rivelano preziose curiosità persino ad un appassionato di vecchia data (per esempio, io mica lo sapevo che il Piccolo Mugnaio Bianco e la bella Clementina delle pubblicità delle merendine anni 80 fossero una creazione di Grazia Nidasio), non posso non riscontrare due difetti: il primo, trascurabile, afferente alla ripetitività. Spesso, per ciascun autore, vengono ribaditi, a distanza di poche facciate, gli stessi concetti, ad esempio in ordine alla cifra stilistica o ai dati biografici. Ma, come dicevo, questo è un neo di poco conto, e facilmente superabile se, ad esempio, anziché leggere le pagine consecutivamente si procede in parallelo, leggendo la voce dedicata ad autori diversi contemporaneamente. Anzi, a questo punto, sentir rimarcare i concetti farà persino piacere.
Più grave il secondo problema, ossia il bonellicentrismo dell'opera. Non ci sono Paolo Eleuteri-Serpieri e Tanino Liberatore, ma ci sono Stano (che adoro) Galep e Camuncoli (che, okay, mi piace ed è internazionale, ma non ha ancora fatto la Storia)? Ma come state???
E Leo Ortolani (okay, i suoi testi sono meglio dei suoi disegni, però...)? E Cinzia Ghigliano? 
Intendiamoci, non ho nulla contro Galeppini e soci, e non sto proponendo di rimuoverli dall'opera, solo... non si potevano inserire un paio di voci in più?
Ad ogni modo, la guida, a dispetto del titolo sviante, è valida e leggerla è un stato un diletto, un accrescimento e mi è servito in qualità di utile puntualizzazione.

Nessun commento:

Posta un commento