SGORBIONS
Erano figurine trash-demenziali, a cavallo tra splatter, mostruosità e disgusto, che spopolavano tra i ragazzini negli anni 90. Manco a dirlo, mio fratello le collezionava, ma, lo ammetto, anche a me piaceva sfogliare gli album (ne erano usciti tre).
Insomma che, spazza e riordina, un paio di mesi fa il Droide ne ritrova due fra i suoi cimeli: il primo (Le Bande degli Sgorbions) addirittura finito – ci si era impegnato parecchio – e il secondo (A Scuola con gli Sgorbions), a cui mancano 7 figurine per essere completato.
Ho detto di sì, in fondo sono un pezzo anche della mia giovinezza e buttarli mi pareva criminale. Li ho presi, ma poi me ne sono dimenticata.
L'altro giorno col Frater ci siamo ritrovati a pranzo e siamo tornati a parlarne. Androide sostiene che io l'abbia drogato perché non si ricorda di avermi ceduto gli album. In effetti non è da lui essere tanto generoso, ma io, tendenzialmente, non drogo nessuno.
Rispondo che se li rivuole per sé glieli rendo, ma se li può scordare se l'obiettivo è farne un uso diverso (tipo venderli). Ovviamente vorrebbe farne un uso diverso (vederli, appunto). In questo caso, replico, ormai sono miei. Il Droide, genuinamente sorpreso e con una punta di tacita ammirazione, mi domanda di nuovo come ho fatto a drogarlo. Mi tocca insultarlo fraternamente e ciancicarlo finché non smette di insistere.
Ad ogni modo mi viene voglia di riprendere gli album in mano e di sfogliarli... Sono spaziali! Orrendi! Spettacolari! (Ai tempi, avevano trovato addirittura posto in un servizio sull'Almanacco della Paura di Dylan Dog) Suddivisi per bande vomitevoli, nel primo album, e per materie scolastiche nel secondo, ci sono Anita Inviperita, Dante Mutante, Angelino Spazzolino, Decalco Maria, Annibale Cannibale, Lella Tremarella, Rosa Cenere... I miei preferiti ovviamente sono gli Zombacci, specie Clemente Mortovivente, Anita Dimagrita e Ciro Vampiro (primo album) e Walter Closed (secondo). E a me pare di tornare indietro di mille anni. Soprattutto quando mi imbatto nelle due me (Carlotta Pagnotta e Carlotta Poliglotta), che mi erano rimaste particolarmente impresse.
Solo che guardando le immagini con più attenzione mi accorgo di alcune cosette che in gioventù avevo ignorato, e che mi han fatto concludere che plausibilmente non sempre le traduzioni italiane sono precise... Vi pare che questo possa chiamarsi Danilo Sul filo? E' chiaramente una femmina!!! E che mi dite di Cristina all'Avena? E' un maschio! E dubito che in America conoscano la cantante! Per tacere di Amanda Senza Mutanda, Augusta Supposta o Greta Messa a Dieta... E Battista Elettricista? E' chiaramente Benjamin Franklin!
Insomma, sarebbe carino che, almeno sull'album, fosse riportato anche il nome originale.
A parte ciò, ogni volta che li riguardo mi sembra di tornare alle Medie, perciò temo che se il Droide non mi assicura di conservarli per l'eternità dovrà farne a meno.
Bleargh a tutti.
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