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lunedì 18 marzo 2019

Sono cavoli vostri

IL DIRITTO DI SPENDERE I PROPRI SOLDI COME CAVOLO PARE


Io sono per la libertà, in tutti i sensi possibile. 
E non capisco perché uno dovrebbe sentirsi in colpa a spendere i propri soldi in modo diverso da come farebbero gli altri. O anche solo a spenderli.
Chiaro, il discorso cambia se si è madri o padri di famiglia e se altri dipendono da noi. Se il denaro non è nostro o se, dopo averlo scialacquato, finiamo per averne bisogno e gravare sul nostro prossimo.
Ma quando non è così, non comprendo come ci possa arrogare di criticare le scelte altrui.
Anche a me è stato cercato di far pesare il fatto che spendo troppo in libri e fumetti, c'è chi mi ha detto che è sbagliato, che non è giusto.
Ma, al diavolo, impiccatevi. E perché, poi, non sarebbe giusto?
I soldi che spendo me li guadagno. E non li sperpero, perché, a prescindere dalle cifre, sono oculata. Lasciamo perdere la circostanza che, a parte i suddetti libri e fumetti, il mio tenore di vita sia quello di un barbone. Il punto non è questo. Il punto è che ho diritto di fare come mi pare. E non devo sentirmi in colpa. E non mi ci sento (Ah!!! Figuriamoci!). 
Eppure, ci sono persone che invece patiscono questa condizione. Che quando qualche idiota si permette di fare osservazioni sui loro “investimenti” si sentono in colpa. 
Ma perché?, dico io.
Sono cavoli vostri. E se il problema è che non vi siete spaccati la schiena, ma siete semplicemente ricchi... beh, non è un problema. È una figata. Spendete quello che vi pare come vi pare. E al diavolo i moralisti e gli invidiosi. Perché di norma questo sono quelli che si permettono di sindacare. Rispondetegli per le rime, piuttosto, e difendete il vostro diritto di essere liberi.

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