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martedì 17 marzo 2015

Anguille urlanti


LA STORIA FANTASTICA
di Rob Reiner

(1987)
 
 
Che sostanzialmente è una fiaba (piacevolmente parodistica e sopra le righe), mista ad avventura e ironia... Ed è fantastica perché c'è tutto: dall'Amore Vero, (la cui resa, anche concettuale, mi è piaciuta parecchio, benché i due innamorati siano abbastanza irritanti) alle tre classiche prove che l'eroe deve superare, il cattivo scialbo, la vendetta, e meravigliosi duelli!

Ho letto anche romanzo da cui è stato tratto il film (sempre di William Goldman, che qui fa lo sceneggiatore): non è proprio identico, ma, per una volta, ho preferito la trasposizione cinematografica! ...Così come per “Stand by me” (tratto da “Il corpo” del mio adorato Stephen King), sempre di Rob Reiner... e allora sarà forse merito del regista? Direi proprio di sì, quindi: lode a Rob Reiner!

Ad ogni modo... La pellicola è una di quelle della mia “infanzia”, una di quelle che ho amato e che continuo ad amare... Non tanto quanto “Star Wars”, “Indy” e “I Goonies”, magari, ma abbastanza per ricordarla con affetto e rivederla ancora adesso.

Rispetto al libro, il film è più rapido, divertente, e, per quanto la protagonista non sia proprio miss simpatia, anche i personaggi sono preferibili! E poi, diciamocelo, in questo caso i combattimenti “su carta” sono una gran flebo, mentre nel film... wow!!!

Certo l'escamotage del nonno (Peter Falk) che racconta la fiaba al nipotino malato (Fred Savage) è un po' datato (ma c'è anche nel libro), e all'inizio persino un po' noioso, ma è utile per saltare pezzi superflui, per accrescere il pathos, o per spezzare la scena... E anche a noi ad immedesimarci e contestualizzare!

Per il resto... Robin Wright, nei panni della più bella del reame (nel libro faticava a guadagnarsi il titolo), è un poco sciapa: insomma, anche se con qualche decina d'anni in più sulle spalle, è molto meglio ora...

Cary Elwes (alias Westley, il suo amato) è odiosetto e saputello, e sebbene il personaggio sia carino, di per sé, a me veniva spesso voglia di prenderlo a sberle...

D'altro canto, la cosa meno interessante proprio i due innamorati, sebbene la loro sia una storia appassionante. A spaccare, davvero, sono semmai i meravigliosi comprimari: sopra tutti Fezzik (il monumentale wrestler André the Giant), gigante buono e non troppo sveglio, e il mitico Inigo (Mandy Patinkin), sublime spadaccino che deve vendicarsi di chi gli ha ucciso il padre! Ma anche il cameo di Billy Crystal, che interpreta Max dei Miracoli, è adorabile, seppure si stenta a riconoscerlo con tutto quel trucco!

Alcune trovate, poi, sono deliziose, come anguille urlanti (ullanti) o le tre “T” della Palude del Fuoco... Gli effetti speciali ora sono inguardabili, ma pazienza, la trama regge e ci si fanno anche quattro risate, ci si emoziona (tanto) e non si vede l'ora di incontrare l'uomo con sei dita...

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