LA
STORIA FANTASTICA
di Rob Reiner
(1987)
Che
sostanzialmente è una fiaba (piacevolmente parodistica e sopra le
righe), mista ad avventura e ironia... Ed è fantastica perché c'è
tutto: dall'Amore Vero, (la cui resa, anche concettuale, mi è
piaciuta parecchio, benché i due innamorati siano abbastanza
irritanti) alle tre classiche prove che l'eroe deve superare, il
cattivo scialbo, la vendetta, e meravigliosi duelli!
Ho
letto anche romanzo da cui è stato tratto il film (sempre di William
Goldman, che qui fa lo sceneggiatore): non è proprio identico, ma,
per una volta, ho preferito la trasposizione cinematografica! ...Così
come per “Stand by me” (tratto da “Il corpo” del mio adorato
Stephen King), sempre di Rob Reiner... e allora sarà forse merito
del regista? Direi proprio di sì, quindi: lode a Rob Reiner!
Ad
ogni modo... La pellicola è una di quelle della mia “infanzia”,
una di quelle che ho amato e che continuo ad amare... Non tanto
quanto “Star Wars”, “Indy” e “I Goonies”, magari, ma
abbastanza per ricordarla con affetto e rivederla ancora adesso.
Rispetto
al libro, il film è più rapido, divertente, e, per quanto la
protagonista non sia proprio miss simpatia, anche i personaggi sono
preferibili! E poi, diciamocelo, in questo caso i combattimenti “su
carta” sono una gran flebo, mentre nel film... wow!!!
Certo
l'escamotage del nonno (Peter Falk) che racconta la fiaba al nipotino
malato (Fred Savage) è un po' datato (ma c'è anche nel libro), e
all'inizio persino un po' noioso, ma è utile per saltare pezzi
superflui, per accrescere il pathos, o per spezzare la scena... E
anche a noi ad immedesimarci e contestualizzare!
Per
il resto... Robin Wright, nei panni della più bella del reame (nel
libro faticava a guadagnarsi il titolo), è un poco sciapa: insomma,
anche se con qualche decina d'anni in più sulle spalle, è molto
meglio ora...
Cary
Elwes (alias Westley, il suo amato) è odiosetto e saputello, e
sebbene il personaggio sia carino, di per sé, a me veniva spesso
voglia di prenderlo a sberle...
D'altro
canto, la cosa meno interessante proprio i due innamorati, sebbene la
loro sia una storia appassionante. A spaccare, davvero, sono semmai i
meravigliosi comprimari: sopra tutti Fezzik (il monumentale wrestler
André
the Giant), gigante buono e non troppo sveglio, e il mitico Inigo
(Mandy Patinkin), sublime spadaccino che deve vendicarsi di chi gli
ha ucciso il padre! Ma anche il cameo di Billy Crystal, che
interpreta Max dei Miracoli, è adorabile, seppure si stenta a
riconoscerlo con tutto quel trucco!
Alcune
trovate, poi, sono deliziose, come anguille urlanti (ullanti) o le
tre “T” della Palude del Fuoco... Gli effetti speciali ora sono
inguardabili, ma pazienza, la trama regge e ci si fanno anche quattro
risate, ci si emoziona (tanto) e non si vede l'ora di incontrare
l'uomo con sei dita...
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