OCULUS
– IL RIFLESSO DEL MALE
di Mike Flanagan
2013
Questa
è una pellicola che mi ha delusa ed entusiasmata in egual misura.
Entusiasmata
perché nel complesso il film è un buon prodotto: ben realizzato,
curato, con alcuni simpatici momenti gore, e con una trama
interessante.
Invero,
non è originalissima (uno specchio infestato porta alla morte dei
genitori e al ricovero in manicomio del figlio. Dieci anni dopo lui e
la sorella si propongono di distruggere lo specchio), eppure viene
resa tale grazie alla tecnica con cui viene raccontata. Secondo una
delle regole non scritte degli horror, per esempio, certi eventi
devono esserci mostrati nel prologo... qui invece li vediamo solo
alla fine. Alcuni trucchetti di repertorio, poi, sono davvero carini
(la mela...) e sta faccenda degli “occhi argentati” è piuttosto
d'effetto (anche se, considerato che la storia ruota intorno ad uno
specchio maledetto, il titolo “Oculus” non è proprio calzante).
L'elemento
più notevole, peraltro, è dato dal montaggio, che presenta molte
soluzioni innovative ed inaspettate, ad esempio imponendo la
simultanea coesistenza di momenti temporali lontani di dieci anni,
sovrapponendoli e alternandoli con maestria.
Interpreti
decorosi (anzi, lei – Karen Gillan – mi è piaciuta, per quanto
non sia molto espressiva), e, seppure qualche attore in più non ci
sarebbe stato male, non se ne sente troppo la mancanza.
Sono
rimasta delusa, invece, perché il film proprio non spaventa... e io
sono una fifona! Per carità, qualche brividello si accusa, ma nel
complesso siamo più vicini ad un thriller un po' splatter che ad un
horror, inclusa la seconda parte, quando l'azione si fa più
congestionata... Non che l'esito sia noioso, assolutamente, ma quando
vedo un horror io voglio urlare a squarciagola o almeno nascondermi
per metà film sotto la coperta per il terrore... Peccato!
Altro
neo, non determinante, ma che tuttavia fa da corollario al
principale, è che manca l'approfondimento degli elementi
terrorizzanti della trama... Insomma, sarebbe stato gradito qualche
dettaglio in più (anche oscuro e nebuloso, tra il detto e il non
detto) sull'origine dello specchio, sulle precedenti vittime, sul
perché le loro anime vi restino imprigionate, etc. etc. Qualcosa
c'è, ma non soddisfa...
E
poi arriviamo alla fine...
Che,
di nuovo, mi ha entusiasmata e delusa in ugual misura.
Delusa,
perché mi aspettavo qualcosa di più. Magari di geniale. Di
sorprendente.
Entusiasmata,
perché è stata comunque una colica renale. Pur modesta.
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