UCCELLI
di Ronnie Cantarelli
Mai
stata un'appassionata di volatili, e proprio per questo ho acquistato
questo libro. L'ignoranza mi turba e volevo conoscerli un po' meglio,
togliermi qualche curiosità, e piantarla di confondere assioli e
civette, o, semplicemente, non saper dare un'immagine a bestiole che
trovo citate nei romanzi, come i codirosso.
Trattasi
di una guida piccola e semplice, ma ben realizzata, corredata da foto
e disegni, maneggevole, tascabile, e dal prezzo irrisorio (Euro
5,90), pratica da consultare.
E'
riferita ai pennuti italiani, suddivisi in base agli ambienti in cui
è più facile avvistarli, ma non sono pochi (ci sono persino alcune
specie di avvoltoi), e variano dai graziosi lucherini ai maestosi
gufi.
Come
dicevo, la guida è semplice: ad ogni uccello viene dedicata una
pagina, massimo due, distinguendo tra quattro voci: Identificazione,
con una descrizione abbastanza dettagliata della creatura; Habitat;
Distribuzione; e Abitudini, più o meno interessanti. Sotto vengono
indicate lunghezza (sovente costituita in buona parte dalla coda) e
apertura alare.
Certo,
a leggerla tutta di seguito ci sono un po' di vocaboli che si
ripetono, e non risulta appassionante come potrebbe essere se si
desse più di spazio ad aneddoti e curiosità, ma comunque va giù
abbastanza liscia, permettendo di apprendere meglio il linguaggio
specifico e distinguere i vari tipi di penne.
Per
gli ignoranti come me, poi, ci posso essere anche attimi di umorismo
involontario o di agnizione...
(Silvietta, la Passera Scopaiola © Silver)
Ad
esempio, chi lo sapeva che esiste davvero la “passera scopaiola”
(alias Prunella
modularis)?
O che il passero solitario cantato dal Leopardi non è un'espressione
poetica ma esiste davvero, e si chiama proprio così (alias Monticola
solitarius)?
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