L’ALBERO
Risale
ai tempi dell’Università, e aveva lo scopo di intrattenere il
Ragno quando era piccolo, infatti (benché lamentasse la presenza di
troppe creature balzane), al cucciolo piaceva guardarmi disegnare, e,
talvolta, si cimentava lui stesso, con ottimi risultati (in effetti,
il piccolo, nonostante le sue insicurezze, era piuttosto dotato)…
Non
era una produzione originale, però: come spesso capitava avevo
tratto lo spunto da un dipinto di epoca romantica di non ricordo
quale autore… Invero, le sue fronde erano popolate da graziose
fatine e non da mostriciattoli assortiti.
Ad
ogni modo, a distanza di anni, mon petit frère, ormai alle Medie,
aveva a sua volta tratto ispirazione dal mio disegnuccio (cambiandolo
e personalizzandolo ancora) per partecipare ad un concorso scolastico
internazionale (la Giuria era giapponese) cui, se non ricordo male,
era arrivato tipo quarantesimo su sedicimila….
Bravo
Ragno!
E
pensare che, pur impegnandosi, l’aveva realizzato alla spiaggia,
appoggiando il foglio da disegno direttamente sulla sabbia…
Come
premio, gli avevano inviato un bellissimo certificato di merito
(pieno di ideogrammi), già incorniciato, con la riproduzione in
miniatura del suo capolavoro, a quanto pare intitolato “Tree of
life”.
Come
sorella maggiore (che non ha mai vinto un accipigna di nulla) ero
stata molto orgogliosa!
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