SHARKNADO
2
di Anthony Ferrante
(2014)
Pensavo fosse solo un omaggio
all'episodio sul Gremlin del film “Ai Confini della Realtà”,
ma... era vero! C'era sul serio uno squalo sull'aereo!
Poi gli squali sono diventati
innumerevoli e hanno iniziato a finire nei reattori, a sfasciare la
carlinga... e a mangiare hostess e passeggeri, oltre alla mano di
Tara Reid, mentre lei sparava, armata di pistola...
Tutto nei primi quattro minuti,
più o meno.
Naturalmente Ian Ziering (il
resto del cast di Beverly Hills 90210 lo starà amaramente
invidiando), oramai quasi un supereroe, riesce a salvare la
situazione! Certo, la domanda è: perché mai gli squali continuano a
seguirlo (si veda post 16 luglio 2014 relativo al primo film di
questa meravigliosa saga Asylum)?
Non so e non mi importa, il
punto è quanto è stramitico, demenziale e insensato questo secondo
capitolo a basso costo con effetti speciali orribilini!
Tra parentesi, già nella scena
dell'aereo (come mi ha fatto notare mon amour) c'è un altro
cameo/citazione: Robert Hays, il protagonista de “L'aereo più
pazzo del mondo” nel ruolo, guarda un po', del comandante!
E
non solo: dopo compaiono Andy Dick, Judah
Friedlander e altri simpaticoni. Per tacere di Vivica E. Fox nel
ruolo di una vecchia fiamma di Fin/Ian Ziering (sformatella, ma
sempre sexy)...
Ad
ogni modo
la formula è la stessa del primo, ma potenziata, come imposto dalla
“regola del sequel”: non siamo più a Los Angeles ma a New York,
e... ci sono più squali, più sangue e più demenza!
I carcarodonti, poi, sembrano
tuffarsi sulla testa di chiunque abbia la sventura di pronunciare una
battuta e non rientri nel novero dei protagonisti per divorarlo in
modo artistico... E ciò che non possono gli squali, oh be', lo
possono gli alligatori (pochini, però) e la testa della statua della
libertà (che ci regala una sequenza strabiliante).
Ma niente paura, se qualcuno
muore, basta un'espressione corrucciata e tutto è dimenticato.
Niente piagnistei.
Ci sono poi un sacco di armi
interessanti, a parte la solita priapesca motosega, pistole d'acqua
caricate a napalm, spadoni medioevali, mazze da baseball giganti...
per tacere del fatto che quasi ogni newyorkese sembra avere un
discreto assortimento nel bagagliaio.
Segnalo poi l'omaggio a Star
Wars, poco prima di “salta lo squalo” (Ian Ziering può questo ed
altro), la simpatica riunione di famiglia in corso in questo sequel spuntano la sorella, il cognato e il nipote di Fin), e le deliziose
previsioni del tempo con gli squali...
E... sì, ci sono pure un bel
po' di incongruenze: gente che transita tranquilla per strada mentre
infuria lo sharknado, Tara Reid che dopo l'intervento (oltre ad
essere perfettamente truccata) non risente degli effetti
dell'anestesia... ma... embè? Chi se ne cale? La bellezza del film
sta anche in questo: il ritmo è a mille, nessun tentativo di
introspezione, nessuna retorica, e dall'inizio alla fine ci si
diverte un mondo, senza tregua!
Triplo Wow!!!
P.S.
A presto con il terzo capitolo,
in onda su Sky in questi giorni!
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