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mercoledì 16 settembre 2015

La solita priapesca motosega

SHARKNADO 2
di Anthony Ferrante
(2014)


Pensavo fosse solo un omaggio all'episodio sul Gremlin del film “Ai Confini della Realtà”, ma... era vero! C'era sul serio uno squalo sull'aereo!
Poi gli squali sono diventati innumerevoli e hanno iniziato a finire nei reattori, a sfasciare la carlinga... e a mangiare hostess e passeggeri, oltre alla mano di Tara Reid, mentre lei sparava, armata di pistola...
Tutto nei primi quattro minuti, più o meno.
Naturalmente Ian Ziering (il resto del cast di Beverly Hills 90210 lo starà amaramente invidiando), oramai quasi un supereroe, riesce a salvare la situazione! Certo, la domanda è: perché mai gli squali continuano a seguirlo (si veda post 16 luglio 2014 relativo al primo film di questa meravigliosa saga Asylum)?
Non so e non mi importa, il punto è quanto è stramitico, demenziale e insensato questo secondo capitolo a basso costo con effetti speciali orribilini!
Tra parentesi, già nella scena dell'aereo (come mi ha fatto notare mon amour) c'è un altro cameo/citazione: Robert Hays, il protagonista de “L'aereo più pazzo del mondo” nel ruolo, guarda un po', del comandante!
E non solo: dopo compaiono Andy Dick, Judah Friedlander e altri simpaticoni. Per tacere di Vivica E. Fox nel ruolo di una vecchia fiamma di Fin/Ian Ziering (sformatella, ma sempre sexy)...
Ad ogni modo la formula è la stessa del primo, ma potenziata, come imposto dalla “regola del sequel”: non siamo più a Los Angeles ma a New York, e... ci sono più squali, più sangue e più demenza!
I carcarodonti, poi, sembrano tuffarsi sulla testa di chiunque abbia la sventura di pronunciare una battuta e non rientri nel novero dei protagonisti per divorarlo in modo artistico... E ciò che non possono gli squali, oh be', lo possono gli alligatori (pochini, però) e la testa della statua della libertà (che ci regala una sequenza strabiliante).
Ma niente paura, se qualcuno muore, basta un'espressione corrucciata e tutto è dimenticato. Niente piagnistei.
Ci sono poi un sacco di armi interessanti, a parte la solita priapesca motosega, pistole d'acqua caricate a napalm, spadoni medioevali, mazze da baseball giganti... per tacere del fatto che quasi ogni newyorkese sembra avere un discreto assortimento nel bagagliaio.
Segnalo poi l'omaggio a Star Wars, poco prima di “salta lo squalo” (Ian Ziering può questo ed altro), la simpatica riunione di famiglia in corso in questo sequel spuntano la sorella, il cognato e il nipote di Fin), e le deliziose previsioni del tempo con gli squali...
E... sì, ci sono pure un bel po' di incongruenze: gente che transita tranquilla per strada mentre infuria lo sharknado, Tara Reid che dopo l'intervento (oltre ad essere perfettamente truccata) non risente degli effetti dell'anestesia... ma... embè? Chi se ne cale? La bellezza del film sta anche in questo: il ritmo è a mille, nessun tentativo di introspezione, nessuna retorica, e dall'inizio alla fine ci si diverte un mondo, senza tregua!
Triplo Wow!!!

P.S.
A presto con il terzo capitolo, in onda su Sky in questi giorni!

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