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lunedì 7 settembre 2015

Esperienze e trucchi


GLI STUDENTI DI STORIA
di Alan Bennett
 

Commedia simpatica, un po' autobiografica, leggera e... interessante.

Perché non si limita a farci sorridere: mette in discussione un po' di cose, tra cui l'istruzione e la cultura.

Ad esempio, rivelando qualche ameno trucchetto per passare un esame difficile, in un'Università prestigiosa a numero chiuso.

Come?

Imparando a memoria qualche chicca (date, citazioni, aneddoti...) sugli argomenti più disparati, da dare in pasto ai professori nei momenti critici (in effetti, sono convinta che il sistema funzioni...).

Siamo negli anni 80, College di Sheffield, e noi seguiamo otto bravi studenti impegnati a prepararsi per il test Universitario (se non erro c'è di mezzo una borsa di studio), con un insegnante anticonvenzionale e allegro ad indirizzarli (ma non solo)...

Non si tratta di un romanzo, ma di un'opera teatrale, breve, brillante, veloce. In cui si chiacchiera e si elucubra, riflettendo e scherzando.

Si condividono esperienze e trucchi.

E si toccano vari argomenti, non solo quelli prettamente scolastici: ci vanno di mezzo anche teorie religiose, la vita e l'omosessualità; si discute, si dibatte, ci si interroga...

Mentre noi parteggiamo per gli studenti, naturalmente, e ci immedesimiamo, partecipando delle loro fatiche e rimpiangendo, magari, di non aver avuto un simile, bizzarro gruppo di studio.

Alan Bennett nella caricatura del nostro autore.

Di partenza, il plot può non sembrare troppo esaltante: leggendo la trama di altre opere di Bennett, ad esempio, mi sentivo più stimolata all'acquisto, più curiosa di conoscerne i contenuti...

Ma spesso scoprivo che, benché il racconto/pièce etc. fosse carino e piacevole, il risvolto con la trama era la parte migliore, la più stuzzicante, perché conteneva già tutto ciò che c'era di sostanziale...

Qui avviene l'inverso: questa sequenza di dialoghi è deliziosa, e la si legge con gusto, regalandoci più di quanto ci viene promesso!

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